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Il clamoroso “boom” dei B&B a Messina

Il clamoroso “boom” dei B&B in città

In un territorio storicamente etichettato per la sua predisposizione dissipata a vivere e brillare di turismo, si è spontaneamente generata un’autentica esplosione di strutture d’accoglienza sul modello Bed & Breakfast. Forma ormai prediletta da chi decide di investire nel settore per la snella forma giuridica e per l’economicità. Ancora di più in un’area che vive di servizi e solo parzialmente rappresenta una meta “diretta” per chi viaggia.

Decine le strutture nate negli ultimi 3-4 anni da un lato all’altro della costa, con prevalenza nella zona centro-nord. Basta farsi un “giro” tra le principali via della città o nei meandri virtuali dei portali di riferimento che raccolgono le offerte alberghiere per rendersi conto del variegato universo che si è sviluppato quasi sottotraccia ma che si sta costruendo una propria identità garantendo anche opportunità lavorative interessanti, per chi si occupa della gestione delle strutture ma anche, ovviamente, per l’indotto.

È altrettanto evidente, testando gli stessi circuiti, come le grandi strutture (intendendo quelle che dispongono di molti posti letto e “stelle”) siano troppo poche. Si contano sulle dita della mano. Così a maggiore può essere accentuato e valorizzato il ruolo che queste piccole ma spesso confortevoli realtà rivestono in una città dalle potenzialità inespresse, che sogna di rialzarsi da tempo seppur fatichi, per ragioni svariate, a individuare una o più ambiti traino. La forma di alloggio turistico “informale” del B&B raccoglie sempre maggiori consensi che certamente le istituzioni non possono ignorare. L’esperto del Comune, Marco Bellantone battezza positivamente il fenomeno commentando gli scenari recenti e futuri. «Quest'anno nella città di Messina si è registrato un 60% di incremento di questo genere di attività, lo testimonia l’aumento degli incassi della tassa di soggiorno che i gestori versano». Un riscontro chiaro che testimonia il successo della formula, in forte ascesa già da tempo in tante aree frequentatissime del mondo: «È la prova di un’evoluzione che non si può frenare, queste strutture crescono e sono pure di buona qualità, tanti rappresentanti, manager, docenti ne usufruiscono trovandosi bene con questo genere di “prodotto”. I flussi si muovo su varie traiettorie, in Centro servendo l’area degli uffici, il Tribunale, l’Università, poi ci sono quelli che fanno da sponda alle strutture ospedaliere. Nella zona nord verso il Dipartimento di Ingegneria e il Papardo, poi tutti quelli a chiara connotazione turistica che anche nei mesi autunnali e primaverili accolgono stranieri che si godono ancora il mare». Bellantone riconosce l’apporto che stanno dando al sistema economico locale, sotto più punti di vista, in primis quello occupazionale ma anche di immagine per il territorio: «Le persone che fanno tappa lasciano quasi sempre feedback buoni, basta leggere qualche recensione sui principali portali online di settore. A differenza nostra che spesso critichiamo o giudichiamo negativamente quello che viviamo, è conclamato l’apprezzamento nei confronti delle bellezze dell’area dello Stretto ma anche dei servizi».

Quella che si sta verificando è una sorta di rigenerazione che è sistemica, strutturale e generazionale: «Molti ragazzi magari hanno ereditato appartamenti da nonni o familiari che oggi non vengono più affittati perché la crisi locale non permetterebbe di generare i profitti attesi.

Allora, anche attraverso appositi finanziamenti, rimodellano queste case per valorizzarle. Sono sempre più produttivi, lo conferma anche la necessità di essersi uniti a livello associativo per provare a generare un’offerta unica e quanto più organica e organizzata possibile».

Palazzo Zanca, per quanto nelle proprie possibilità, prova a sostenere queste universo: «Stiamo lavorando ad una cabina di regia che possa servire a orientare la domanda, una sorta di centralino che smisti richieste – ha rivelato Bellantone –, il progetto è ai primi passi ma proveremo a garantire il nostro supporto. Abbiamo fornito alle strutture che hanno fatto richiesta le mappe della città che non avevano, poi chiaramente ognuno è imprenditore di se stesso e si muove autonomamente. Certe volte non serve chissà quale esperimento, basta offrire ciò che l'utente si attende. Molti giovani che hanno lanciato un B&B sono preparati, hanno viaggiato e sanno come orientarsi.

Dal punto in cui siamo basterebbe anche solo copiare da altri per risolvere svariati problemi. Purtroppo ci sono cose che potrebbero essere fatte in due mosse, mentre qui ci si scontra con gli ostacoli della burocrazia, con uffici che magari non conosco i meccanismi e rallentano esageratamente processi che necessiterebbero di rapidità.

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