Gli obiettivi delle due società sono molto ambiziosi, le strade per perseguirli molto diverse e, per il momento, la classifica premia il sodalizio barcellonese che sta giocando un torneo d'alta classifica, secondo le aspettative, mettendo in mostra qualche prospetto interessante. I peloritani, invece, fin qui deludenti, sperano di azzerare tutto con la vittoria di Palazzolo per risalire la china dopo un inizio costellato di difficoltà. Dal punto di vista tattico, le due squadre, in qualche modo, si somigliano. Il Messina di Giacomo Modica e l'Igea Virtus di Peppe Raffaele sono soprattutto formazioni d'attacco. La filosofia è quella di fare un gol più dell'avversario rispetto a quella di prenderne uno meno.
La sfida torna dopo un'assenza di 20 anni e l'ultimo precedente fece felice il Messina per 2-1 nella stagione 97-98, quella della promozione dalla D alla C/2. Si gioca per la prima volta al Franco Scoglio ed è facile immaginare che ci sarà qualche presenza in più rispetto alle ultime partite disputate dai peloritani davanti a pochi intimi. Nutrita, infatti, la rappresentanza barcellonese che sogna ad occhi aperte in un torneo equilibrato e aperto a tutte le soluzioni. Sul fronte formazioni, il tecnico di casa dovrebbe confermare grosso modo l'undici di Palazzolo, con il portiere under, classe 2000, Meo. Una chance anche per Mascari l'eroe dello Scrofani-Sallustro. Rispetto alla trasferta siracusana ci saranno a disposizione due under in più Polito e Bonadio. Pochi problemi anche nell'Igea Virtus. Ci sono un paio di dubbi legati alle condizioni fisiche di Dell'Oglio e Giovanni Biondo che l'allenatore potrebbe non rischiare. L'Igea Virtus proverà a mettere in difficoltà i padroni di casa con l'attacco, il migliore insieme a quello del Troina, rimasto a secco solo nella sfortunata trasferta di Acireale.