I cimiteri cittadini si preparano ad accogliere “l'invasione” di coloro che raggiungeranno le tombe dei propri cari nel giorno della solenne commemorazione dei defunti. Un viavai iniziato già nelle scorse ore, così da rendere già possibile, tramite i commenti di alcuni frequentatori, tracciare un primo bilancio sullo stato in cui si trovano le varie strutture del territorio. Emerge un discreto stato di pulizia e decoro, mentre difettano spesso e volentieri altri servizi. Cominciando dall'estremo Sud, da Mili San Marco: «Cimitero al buio, luce staccata e nessuna nuova, per un servizio che lascia a desiderare – dice Salvatore Piconese –. I visitatori più ingegnosi hanno provveduto a legare sulle tombe dei lumini con batteria. Salendo la rampa di scale del camposanto, predisposti i cassoni per lo smaltimento dei rifiuti, pericolosamente pendenti, vista la natura ripida del luogo». Giuseppe Cacciola aggiunge: «Oltre a rubare i portafiori, lucernai e altro, è difficile arrivare a destinazione tra vialetti impraticabili e scale ripide». Mentre Tina Zaccone ribadisce: «Manca la luce e molte lampadine».
Pochi chilometri e si arriva a Santa Margherita: «Le vecchie scale stile vintage attendono di essere portate via, abbandonate come carcasse spiaggiate. Gli scalini invece che collegano l’ampia necropoli, quattro su tre, sono sprovviste del necessario passamano» dice ancora Salvatore Piconese. E Rosangela Galletta: «Le condizioni sono pietose». Richiesta “ufficiale” di Margherita Foti che ha inviato una nota al sindaco, all'assessore e alla I Circoscrizione per sollecitare interventi risolutivi per la tomba di suo padre: «Da metà febbraio 2014 dopo l’avvenuta tumulazione, recandomi alla lapide, devo far fronte insieme a mio marito alla pulizia del marmo totalmente deturpato da escrementi di volatili provenienti dall’albero attiguo. L’arbusto è curvo e pericolante. A giorni alterni devo munirmi di di specifici prodotti costosi per rimuovere le feci con raschietto per mantenere l’originario stato. Più volte ho segnalato la condizione al custode senza ottenere purtroppo riscontri».
Pietro Tornesi parlando del cimitero di Cumia Superiore fa sapere che alle 7 viene a mancare l’acqua per l’assenza di un serbatoio, Mimma Follero conferma: «Sono costretta a portare le bottiglie da casa». In «buone condizioni», secondo Francesco Martino, quello di San Flippo. A Nord viene considerato pulito quello di Castanea, però, dice Mariella Bertino, «solo in questo periodo dell’anno». Ines Parisi integra sostenendo che anche a Curcuraci e Granatari la pulizia è garantita, «in quest’ultimo circola pure il camioncino per svuotare i contenitori».
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