«Voglio mandare un messaggio da questo palco, vi invito tutti a sorridere e a farci una foto: sarà la nostra cartolina da Messina a Nello Musumeci». Sono state queste le parole d’esordio di Giancarlo Cancelleri, in una piazza Cairoli dove, pian piano, si sono assembrate circa duemila persone. Ad eccitare più volte la platea le frecciate lanciate all’indirizzo del candidato del centrodestra, a cui è stata “dedicata” buona parte dell’intervento di Cancelleri.
«Musumeci doveva imporsi, doveva dire o io o loro – ha rimarcato il grillino in riferimento agli “imprensentabili” – invece se n’è lavato le mani ed oggi è ostaggio dei partiti che lo sostengono, è diventato il Crocetta del centrodestra. Ci ha detto che ci vorranno vent’anni per avere le liste pulite, io gli rispondo che la nostra lo è già...». Sempre prendendo di mira Musumeci, Cancelleri si è voluto soffermare anche sui toni di questa campagna elettorale e, singolarmente, sugli altri candidati: «Micari, Fava e Musumeci sono delle gran brave persone, ma il candidato del centrodestra è nervoso e mi attacca, non sui programmi, ma sul piano personale, mi ha persino dato dell'imbecille». Poi spazio al programma dei Cinque Stelle in Sicilia, incentrato soprattutto sulle rateizzazioni agevolate per le aziende virtuose che assumono e la sanità, con la creazione di centri d’eccellenza in Sicilia per far tornare medici e pazienti “emigrati”.
La scena poi l’ha presa tutta Luigi Di Maio: «Su quest’isola – ha detto – sta accadendo una cosa incredibile, ci sono 62 candidati, tutti incensurati, che stanno tenendo testa a un’armata di gente arruolata nel peggiore dei modi. Lo sanno – ha continuato Di Maio – e sono nervosi, dare dell’imbecille a Giancarlo è un segnale d’estremo nervosismo. A questo si aggiunge che Silvio Berlusconi in un video sulle regionali siciliane invita a votare Forza Italia, ma non nomina mai Nello Musumeci, perché il loro vero obiettivo non è portare al potere Musumeci, ma Miccichè, Musumeci – ha detto ancora Di Maio – è solo un’operazione di maquillage, una foglia di fico, dietro di lui ci sono sempre le stesse facce».
Il deputato pentastellato ha poi puntato su alcuni cavalli di battaglia grillini come il taglio dei vitalizi e il dimezzamento degli stipendi, ma anche sul modo in cui è stato “non utilizzato” lo statuto siciliano: «Un grande potere nelle mani sbagliate e voi siciliani siete stati utilizzati come bancomat per costruire carriere politiche. Siete una regione dal peso elettorale enorme – ha concluso con un occhio puntato alle prossime nazionali – quando avete dato segnali di cambiamento siete riusciti a contagiare tutta l’Italia». Sul finire Cancelleri e Di Maio si sono uniti in un “singolare” appello: «Non vi chiediamo il voto – hanno detto – ma di adottare un astensionista perché altrimenti a prevalere sarà ancora una volta il voto clientelare».
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