Viene chiesta ancora una settimana di pazienza, prima che il servizio possa tornare ad avere una parvenza di normalità. Ma è normale che una Città metropolitana per mesi resti al buio, addirittura nelle principali zone del centro, oltre che in tanti quartieri e villaggi, e tutto ciò appaia quasi scontato e ineluttabile? La risposta ovviamente è: no, non è assolutamente normale. E purtroppo anche ieri sera tante segnalazioni di cittadini impauriti, preoccupati, arrabbiati, confermano che l’invito alla pazienza può essere anche legittimo, purchè non se ne abusi troppo. E i messinesi non sono Giobbe, la figura biblica dell’uomo che accetta con rassegnazione ogni male.
A ieri il report relativo alla pubblica illuminazione, fornito dagli uffici comunali, era il seguente. 1) «L’impianto del tratto terminale del viale Europa e delle traverse relative è in black-out per la rottura dell’autoregolatore elettronico. La sostituzione del pezzo dovrebbe avvenire nella giornata di domani (oggi per chi legge). 2) Il quadrilatero S. Filippo Bianchi compreso tra il corso Cavour, le vie Cesare Battisti, Garibaldi e la piazza Duomo è stato oggetto di un primo intervento, a seguito dell’individuazione del guasto, nella giornata di ieri ed i lavori proseguiranno nell’odierna mattinata. 3) L’impianto di corso Cavour lato monte è fuori servizio dovendosi procedere alla sostituzione di 80 ml. di cavo armato media tensione che sarà effettuata entro la giornata di oggi. 4) L’impianto di illuminazione interno di villa Dante è in condizioni di normale funzionamento. Nella scorsa settimana è stato segnalato al servizio di pubblica Illuminazione il black-out, ed immediatamente è stato effettuato l’intervento di ripristino. 5) L’impianto di illuminazione di piazza Cairoli, che è stato oggetto di generale intervento manutentivo in concomitanza con l’evento Messina Street Food, è in condizioni di normale funzionamento, ed il relativo orario di accensione è spegnimento, regolato da orologio astronomico, è adeguato al momento stagionale. 6) Sono stati disposti, dalla direzione del Servizio, circa 350 interventi per sostituzione lampade fulminate e/o esaurite su tutto il territorio cittadino». La nota a firma dell’ing. Salvatore Saglimbeni si conclude così: «Per quanto sopra riportato, pur nella consapevolezza che si deve garantire il servizio, si evidenzia che il vuoto gestionale registrato a settembre ha comportato un arretrato al quale si sta, da circa una settimana, ovviando anche con doppi turni lavorativi». Ci colpa, dunque, il vuoto gestionale, colmato (si spera) dall’avvio della nuova gestione. Ma c’è anche una grave responsabilità, di questa e delle amministrazioni precedenti, per non aver saputo ammodernare gli impianti di pubblica illuminazione, in gran parte vecchi e obsoleti, come dimostrano i continui guasti che si registrano quotidianamente.
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