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Finalmente si torna a scuola

Vulcano, ancora proteste alla scuola media

Con oltre un mese di ritardo sul resto d'Italia , domani prenderà il via il nuovo anno scolastico alla media dell'isola di Vulcano. La spuntano i genitori, che con i 21 ragazzi hanno protestato per 35 giorni contro il piano di collocare tutti gli studenti di prima, seconda e terza media in una sola aula. La nuova intesa prevede che gli otto studenti della prima avranno una propria alula, i due e gli undici delle altre due classi saranno invece accorpati ma potranno contare su ulteriori dodici ore di lezione settimanali.

La decisione è stata presa dal dirigente scolastico Renato Candia, che dopo le proteste, i genitori avevano anche minacciato lo sciopero del voto a partire dalle prossime elezioni regionali, ha avuto via libera dal ministero dell'Istruzione e dagli organismi regionali e provinciali. I ragazzi da lunedì scorso, approfittando delle belle giornate, invece che restare a casa studiavano all'aperto, davanti al cancello del plesso scolastico.

I genitori per protestare si erano anche rivolti al presidente della Repubblica e al ministro Valeria Fedeli, mentre il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, aveva chiesto al premier Paolo Gentiloni una deroga alle norme nazionali per le scuole delle isole minori. L'emergenza rimane a Panarea, Filicudi e Alicudi, dove nei Centri preparazione esami non ci sono ancora tutti i docenti; mentre si va verso una soluzione all'Istituto d'indirizzo turistico di Lipari, dove la classe "pollaio" con 43 studenti sarà sdoppiata.

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