Se la rivoluzione voluta dal presidente Pietro Sciotto sarà efficace lo potrà dire solo il tempo e soprattutto il campo. Il massimo esponente ha incassato le dimissioni del ds Ferrigno e dell'allenatore Venuto, apparentemente senza scomporsi più di tanto dopo, però, aver fatto il possibile per ricucire tutti gli strappi. Da ieri è cominciato il nuovo corso, affidato all'ex giallorosso e pupillo di Zeman, Giacomo Modica, un tecnico esperto con un curriculum, però, non esaltante. Anche lui, come Sciotto, in cerca di rilancio. E in mattinata è stato ufficializzato l'ingaggio del nuovo direttore sportivo, Francesco Lamazza, sconosciuto ai più, che, però, ha già lavorato con Modica a Lecco, in serie D, qualche stagione fa. La cosa singolare che, anche stavolta, il presidente Sciotto abbia prima ingaggiato l'allenatore e poi il direttore sportivo. Adesso sarà interessante capire come il presidente li accontenterà perché, dimissioni a parte, le lacune nell'organico restano e dicembre, quando riaprirà il mercato, è ancora molto lontano. Under e attaccante centrale sembrano priorità non più dilazionabili. Poi ci sono alcuni equilibri nello spogliatoio da tenere in debita considerazione, con quattro calciatori over e uno under portati a Messina da Fabrizio Ferrigno.
Ma al primo punto dell'agenda c'è la classifica, da migliorare perché se è vero che il Messina non è da promozione, non è neppure da retrocessione e lo potrà dimostrare già domani a Roccella davanti all'ex Mimmo Giampà, contro, quella che in, questo momento, è una diretta concorrente. Sul fronte formazione, certe le defezioni del portiere Prisco, infortunato e dell'attaccante esterno Ragosta che deve scontare il secondo turno di squalifica.