Sembrano lontane mille anni quelle immagini dell'Annunziata che brucia. Degli studenti e dei professori che scappano dall'università e degli abitanti di quelle palazzine con le fiamme sulla soglia di casa, dei Canadair che facevano decine di lanci persino fra le abitazioni, delle colline di Messina ed in suoi spazi attrezzati distrutti in una notte, delle famiglie costrette a spegnere il fuoco con l'acqua potabile delle cisterne, dei pali dell'illuminazione liquefatti dai roghi nella zona nord. Di tutte queste cose è bene avere memoria lunga. Tenerle come riferimento di un'estate calda come non se ne vedeva una da dieci anni, per cercare la prossima estate di arginare un fenomeno che passa soprattutto dalla malefica mano di chi ha un interesse a dare a fuoco alla sua stessa terra, senza badare alle conseguenze gravissime che può provocare quel gesto criminale.
Oggi il consiglio comunale ha voluto rendere omaggio al gran lavoro di chi, insieme ai vigili del fuoco e alla protezione civile ha dovuto far fronte alle fiamme. Tutti e 40 i consiglieri comunale hanno consegnato un encomio al corpo forestale della regione Siciliana – ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina.
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