È arrivato ieri mattina il decreto di approvazione del Previsionale 2017 del “Vittorio Emanuele” e oggi durante la seduta pomeridiana del Cda verranno chiuse le ultime importanti partite prima del lancio del cartellone che sarà presentato alla stampa e alla città, salvo imprevisti, sabato mattina. «I nostri progetti iniziali hanno dovuto fare i conti con le ristrettezze di bilancio e così abbiamo dovuto “asciugare” sugli spettacoli fuori abbonamento e tagliare du quelli di prosa e musica». In totale per allestire il cartellone il “Vittorio Emanuele” spenderà circa 1 milione di euro, gli eventi di prosa saranno in tutto dodici, mentre quelli di musica dieci (che costeranno circa 500 mila euro). «Per gli orchestrali – ha affermato il sovrintendente Egidio Bernava ieri durante i lavori della commissione Cultura presieduta da Piero Adamo – abbiamo stanziato circa 300 mila euro, sappiamo che come le maestranze a tempo determinato sono “figli di un Dio minore” per questo abbiamo voluto dar loro il risalto e la soddisfazione che meritano per quanto nelle nostre possibilità». La stagione partirà ufficialmente il prossimo 24 novembre con il musical “Grease”. C'è, inoltre, un'intesa di massima con l'assessorato regionale alla Cultura guidato da Aurora Notarianni per ristrutturare la parte esterna del Teatro e un'altra con il “Movimento Unione per la Cultura” per poter aprire la sala Laudamo agli spettacoli delle compagnie messinesi. Proprio in questa direzione è andato l'appello lanciato da Daniela Faranda, del gruppo misto, che ha chiesto di far tornare «la sala Laudamo quel gioiello che era in passato attraverso la valorizzazione delle realtà teatrali e culturali cittadine». «Venerdì prossimo – ha annunciato sul punto il presidente dell'Ear Luciano Fiorino – abbiamo in programma un incontro proprio per immaginare un percorso condiviso di gestione della sala Laudamo». Ad avanzare perplessità sul personale del “Vittorio” è stato invece il consigliere Maurizio Rella: «Credo che il Vittorio Emanuele paghi in questo momento lo scotto di anni di parassitismo dovuto anche all'enorme molte di personale a tempo indeterminato... Mi chiedo che mansioni svolgano questi dipendenti. E mi chiedo – ha continuato Rella – se i fondi Furs arriveranno o sono a rischio». Sul punto, pur non entrando nel merito della questione dipendenti, ha risposto ancora una volta il presidente Luciano Fiorino: «Il Teatro ha 59 dipendenti e quello che posso dire è che è una macchina che cammina male, purtroppo. In merito ai fondi Furs – ha aggiunto Fiorino – sempre per venerdì prossimo attendiamo l'esito dei controlli effettuati dagli ispettori regionali che ci diranno se abbiamo diritto o no alle somme, che ammontano a circa 500 mila euro».