Quale ruolo per la Sicilia in un mare non più nostrum? Un dibattito al centro della seconda edizione della Festa della Marineria voluta dal comandante di Marisicilia, amm. Nicola De Felice, occasione di più stringente rapporto tra la Base navale e la Città oltre che motivo di incontro per scuole, circoli velici, appassionati sub, appassionati di sport marinari e comuni cittadini cui la Festa offre il privilegio di ammirare Messina dall’altro lato della Falce, cioè dalla zona militare da giovedì aperta alla partecipazione libera dei siciliani.
Il tema scelto per l’incontro a bordo di nave scuola Palinuro, vessillo prestigioso della Marina, è stato affidato all’approfondimento dei giornalisti Pietrangelo Buttafuoco, Mario Primo Cavaleri, Gugliemo Troina, Salvatore Cannata e Marco Romano. Un confronto sul valore aggiunto che per la Sicilia e per Messina claves insulae, assume l’affaccio a mare e tutto ciò che dovrebbe rivivere intorno ad esso. Si è parlato di geopolitica del Mediterraneo e di ruolo dell’Isola, strategica in questo scenario.
Nella foto: Guglielmo Troina, Salvatore Cannata, Mario Primo Cavaleri, l’amm. De Felice, Pietrangelo Buttafuoco e Marco Romano