La favola Capo d’Orlando sbarca in Europa. Paesi di mezzo continente conosceranno questo mondo incantato, dove da più di quattro anni tutto è magia cestistica. All’appuntamento con la gloria, la squadra delle meraviglie ha urlato presente e l’intera Sicilia potrà godersi il nuovo, prestigioso palcoscenico.
La fase a gironi di Fiba Champions League, terza competizione in ordine di importanza dopo Euroleague e Eurocup, non è più un sogno, ma strepitosa realtà. Nell’ennesima serata dalle fortissime emozioni, nella bolgia del “PalaFantozzi”, l’Orlandina ha dominato gli impalpabili russi che da squadra favorita, sono diventati un semplice sparring-partner, un’accozzaglia di americani (contro la nazionale dell’Ue…) a cui il veneziano Mazzon non è riuscito a trasmettere disciplina tattica e idee. E il merito, ovviamente, è dell’enorme fame di affermazione dei rinnovati e già splendidi biancazzurri, che hanno realizzato un’impresa tra le più grandi della storia paladina.
Coach Di Carlo ha costruito in palestra, in 10 giorni di duro lavoro con l’organico al completo, il giocattolo da lui immaginato e che in pre-season non si era mai visto. Le gioie in questo indimenticabile 2017, quindi, continuano e contro l’Avtodor, l’Orlandina è ripartita dall’intensità mostrata nel secondo tempo della Kristall Arena. Quel lungo break di voglia e carattere che aveva consentito di annullare l’ampio svantaggio, è proseguito davanti all’impazzito popolo biancazzurro. Che ha ammirato una nuova versione dell’Orlandina, scintillante quanto quella che l’ha preceduta.
Se il campionato, che comincerà tra due giorni contro Pistoia, riserverà di nuovo Final Eight e playoff è ancora presto per dirlo; di certo, nel decisivo turno preliminare di Coppa la squadra ha dato spettacolo, stritolando gli avversari con la difesa fatta di aiuti e raddoppi, la rapida circolazione di palla, le transizioni eseguite già a occhi chiusi e arrivando sempre un attimo prima in tutte le situazioni.
La partita vera è durata pochi minuti, poi l’Orlandina ha spazzato via i russi, soffrendo un po’ solo prima dell’intervallo. La ripresa è stata una sinfonia, sulle note di “Volare” e Di Carlo sul +30 si è pure permesso il lusso di schierare contemporaneamente Donda, Laganà e Strautins. Roba che se non la vedo, non ci credo. Grazie, Orlandina. Non ti fermare mai!
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