Giovedì l’appuntamento è a Piazza Cagli di Letojanni. La frana in autostrada compie due anni il 5 ottobre e due gruppi su facebook hanno organizzato un incontro con tanto di pasticcini e spumante per testimoniare come il problema sia ancora particolarmente sentito. Una buona parte della collina è venuta giù all’improvviso e solo perché la buona stella ha seguito gli automobilisti quel giorno, non si sono registrati danni ben più seri per chi transitava.
E con i lavori di ripristino a che punto siamo? Qualche novità finalmente è arrivata. Dal Consorzio Autostrade arriva la notizia che entrò la metà del prossimo mese sarà ultimato e presentato per l’esame in conferenza dei servizi, il progetto che dovrebbe risolvere in maniera definitiva la questione ed eliminare quella doppia corsia così lenta e pericolosa. Al posto di quella colata di terra nasceranno due gallerie che avranno una funzione di viabilità e di sicurezza. La tenuta della collina è compromessa e le gallerie saranno anche una sorta di puntello per evitare che precipiti la situazione. Un progetto di messa in sicurezza che chiama in causa anche la protezione civile regionale e che vale oltre 10 milioni di euro, per la parte viaria e per la parte di tenuta del fronte. I tempi però non si presentano affatto brevi perché fra approvazione del progetto e gara d’appalto pur se con le procedure ridotte della protezione civile, è facile immaginare che , per l’avvio dei lavori se ne parlerà nel 2018.
A proposito di autostrada, ma tornando in città, si muove qualcosa anche in tangenziale. I lavori per la messa in sicurezza del viadotto ritiro sono entrati nel vivo al punto che presto sarà necessario addirittura chiudere per qualche ora le due piste d’ingresso in autostrada dallo svincolo di Giostra, quindi non quelle appena inaugurate, per consentire alla Toto Costruzione di sisitemare delle reti contenitive sotto la struttura del viadotto che dovrà essere smontato. Questioni di ore, abbiamo detto con le comunicazioni che arriveranno nei prossimi giorni, quando dovrebbe esserci anche una riunione del comitato operativo viabilità per i più duraturi interventi di chiusura delle stesse piste d’ingresso in autostrada per lo svaro vero e proprio del viadotto. Quando sarà smontato il ponte non potranno passare macchine nella strada sottostante e fra qualche mese non potranno rimanere a casa nemmeno chi abita a Giostra. Per questo entro ottobre arriverà la prima riunione con gli abitanti per dare loro le indicazioni su come avverrà il loro sgombero momentaneo
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