L'autopsia potrà chiarire come e perchè è morto Giovannino. Il neonato ha vissuto solo cinque giorni. Troppo gravi danni riportati dagli organi al momento della nascita nel reparto di ostetricia del Papardo a causa di un'asfissia neonatale.
Il piccolo pesava quasi cinque chili e secondo i genitori Luciano e Valentina che hanno presentato una denuncia ai Carabinieri, forse sarebbe stato necessario ricorrere al parto cesareo per portare alla luce Giovanni. Il sostituto procuratore Marco Accolla, che sulla tragica vicenda ha aperto un'inchiesta, ha iscritto sul registro degli indagati cinque persone. Si tratta dei componenti l'equipe che ha assistito la donna durante il parto. Sono due ginecologhe, due ostetriche ed un'infermiera che hanno fatto di tutto per far nascere il bambino con il parto naturale. Tutto inutile, Il bambino pesava quasi cinque chili e nonostante gli sforzi della puerpera non veniva alla luce. Da qui l'affermazione di una ginecologa che, secondo quanto indicato dai genitori del bambino nella denuncia, avrebbe detto ad una collega che «... il piccolo scendeva con la testa e risaliva per ben due volte, a causa dell’eccessivo peso, nonostante gli sforzi non nasceva”. Quando Giovanni viene alla luce, ha la testolina nera è privo di battito cardiaco e non respira. Il 20 settembre Giovanni, dopo essere stato trasferito al Policlinico, subisce due arresti cardiaci. I medici lo sottopongono a trattamento ipotermico ma non serve a niente. Il giorno dopo i medici avvertono i genitori che gli organi del neonato sono compromessi. Alle 19,30 del 21 settembre il piccolo muore. Tutto riportato nelle cartelle cliniche che la Procura ha già acquisito tramite i Carabinieri e che tracciano il quadro di cinque giorni di sofferenze per Giovanni e per i suoi genitori.