Il tema dei treni a lunga percorrenza si ripropone a più riprese. Soprattutto ogni qualvolta Trenitalia presenta i nuovi orari stagionali. In qualche occasione, come l'ultima, sparisce qualche coppia di treni da e per il nord, poi, con le prese di posizione dei sindacati e le proteste di utenti, si ristabilisce, in parte, la situazione precedente. La realtà è che, così andando, solo negli ultimi 10 anni si è passati dalle 14 coppie di treni alle 5 attuali. Un trend che la dice lunga sul futuro della lunga percorrenza. Spariti i diretti per Venezia e Bologna, esiste un solo treno per Milano che transita da Genova allungando il tragitto che, nella migliore delle ipotesi non scende sotto le 18 ore. Due solo gli intercity diurni da e per Roma. Questo per quanto riguarda i convoglio che attraversano lo Stretto sulle navi del gruppo Fs. Ma ai passi indietro fatti negli anni su questo fronte, non si può dire siano corrisposti significativi passi avanti sull'attraversamento pedonale in modo da consentire un migliore sfruttamento dell'alta velocità che, in qualche modo, Trenitalia assicura tra Villa s. Giovanni e la Capitale. Le Frecce funzionano bene ma per i passeggeri provenienti dalla Sicilia o che, peggio ancora, devono raggiungerla, la vita è durissima se si arriva a Villa s. Giovanni dopo le 20.20. questa è infatti l'orario dell'ultima corsa dei mezzi veloci. Il Frecciargento che in 4 ore e mezza arriva dalla capitale alle 21.56 continua a non essere messo in coincidenza con alcun mezzo navale e così bisogna ricorrere alle bidirezionali. Pare che tutto si sia fermo al ritorno della gestione dei navi veloci da Blueferries ad Rfi. L'auspicio che almeno per questa tratta si possa godere del medesimo trattamento che al mattino, con una partenza da Messina alle 6.25 consente di salire in tempo utile a Villa S. Giovanni sul Frecciargento delle 7.08 che giunge nella Capitale alle 11.35