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È emergenza scuola alle Eolie

È emergenza scuola alle Eolie

Inizio d’anno particolarmente difficile per gli studenti delle Eolie. Anzi a Filicudi l’anno non è ancora neppure iniziato per gli studenti della Media nonostante fosse fissato per giorno 15 settembre. Il problema? La mancanza di insegnanti.

I docenti sono carenti comunque: sia alla scuola elementare che in quella all’infanzia che ospitano 7 bambini (8 vanno alle Elementari e 2 alle medie). Accade pertanto che questi alunni spesso siano affidati ad un’unica insegnante o, addirittura, alla collaboratrice scolastica. Per la Media invece occorre ancora attendere.

Una situazione che le famiglie, già costrette a vivere con i tanti problemi derivanti dall’insularità, non sono affatto intenzionate ad accettare. E così seguendo l’esempio di altri genitori sono pronti a trasferire i loro figli a Milazzo, sancendo di fatto la chiusura definitiva dell’attività scolastica nella piccola isola eoliana. Tra l’altro gli stessi genitori lamentano - e qui destinatario è il Comune - lo stato di abbandono in cui versa il giardino limitrofo al plesso scolastico che è invaso dalle erbacce e, più in generale, l’assenza di una giusta attenzione da parte degli amministratori comunali.

Situazione “calda” anche nell’isola di Vulcano dove gli studenti delle scuole medie da tre giorni sono in sciopero. Si presentano davanti ai cancelli della scuola del “Piano” ma restano all’esterno assieme ai loro familiari. Il problema qui è duplice e riguarda sia la logistica sia l’attività didattica. Infatti da un lato si contesta la ristrettezza dell’aula che dovrebbe ospitare l’intero gruppo - 21 persone - della scuola media, dall’altro il fatto che è impensabile che nello stesso contesto si svolgano le lezioni del primo, del secondo e del terzo anno. Sì, proprio così. Si tratta di una previsione normativa che disciplina la formazione delle classi per la media di 1 grado, stabilendo nelle piccole isole che fino a 18 alunni è consentito fare una classe con alunni di corsi diversi. Sino a 18 appunto. Adesso sono 21 e, quindi, il concetto di pluriclasse non regge e occorre procedere allo sdoppiamento, come peraltro ha confermato anche il dirigente scolastico Renato Candia. «Ho già chiesto lo sdoppiamento e so che deve seguire un iter lungo che parte da Roma, passando per Palermo e, poi, Messina. Speriamo che arrivi presto la soluzione». Anche perché - dicono candidamente i ragazzi – «non è possibile insegnare a tre classi contemporaneamente».

Secondo il consigliere comunale di “Vento eoliano”, Franco Muscarà, che ha effettuato un sopralluogo, non vi sarebbero neppure le condizioni minime di sicurezza. «Quell’aula può ospitare al massimo 15 alunni, non uno in più. Sono legittime le motivazioni di questa protesta. Ho già parlato con l’assessore Cinturrino. È indecente che così tanti alunni possano occupare un’aula così piccola. Le istituzioni non possono dimenticarsi di noi». E anche i genitori sono decisi a non mollare sino a quando non arriverà una soluzione. «Avevamo proposto di accorpare solo la prima e la seconda classe con 11 alunni, mentre nella terza classe vi sarebbero i restanti 10 ragazzi. La nostra proposta, però, non è stata condivisa e, allora, abbiamo optato per lo sciopero».

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