La loro è una storia che va raccontata partendo dalla fine.
Da quell’abbraccio di quasi mezz’ora nella piazza principale di Santa Marina per sottolineare che nessun destino può spezzare la forza del cuore. Larissa e Ludmila hanno scoperto di essere sorelle appena qualche giorno fa. Quando i loro occhi si sono incrociati dopo un’attesa di quasi 20 anni. La loro vita aveva preso, quando ancora non erano nelle condizioni di decidere, un percorso diverso. Le due ragazze, che oggi hanno 22 (Ludmila) e 21 (Larissa) anni sono ucraine.
Sino all’età di due anni hanno vissuto in un paesino vicino aOdessa. Poi sono finite in un orfanotrofio. “Parcheggiate” come tanti altri bambini in attesa di famiglie desiderose di adottarle. Attesa che si concretizza nel 1999 quando una famiglia milazzese di Santa Marina decide di regalare affetto a chi viveva nella sofferenza. Consueto iter burocratico sino a quando arriva il via libera all’adozione della piccola Larissa, 4 anni, figlia unica. Queste le informazioni date alla coppia milazzese ovviamente strafelice di portare a casa quello scricciolo biondo. All’orfanotrofio ucraino restano in tanti, tra cui Ludmila, 5 anni che “avverte” la mancanza di Larissa con la quale trascorreva gran parte delle sue giornate di collegio, definendola la sua “sorellina”, la sua “amica del cuore”.
Dopo qualche anno anche per lei si aprono le porte dell’adozione e grazie all’amore di una famiglia campana finisce pure in Italia. Anche in questo caso ai suoi “nuovi” genitori viene detto che la bimba è figlia unica.
Per le due ragazze, giunte nella stessa “terra” è l’inizio di una vita diversa. La vita di tanti adolescenti pronti a dare gioie e preoccupazioni ai loro genitori. Ma Ludmila ogni tanto ha dei flash e alla mamma sostiene di essere convinta di avere avuto una sorellina. I genitori la rassicurano che è figlia unica, ma si lasciano assalire dal dubbio. E ad un certo punto l’amore della coppia campana nei confronti di quella figlia è talmente grande da non permettere ombre. E così quando Ludmila diventa maggiorenne, i genitori adottivi decidono di approfondire. Attraverso un legale avviano delle ricerche partendo ovviamente dall’orfanotrofio di Odessa. Dagli archivi spunta fuori che effettivamente Ludmila ha una sorella più piccola e che è stata adottata da una famiglia italiana.
È la svolta. Ulteriori approfondimenti portano all’individuazione della famiglia di Milazzo. Scatta il contatto, agevolato da un parroco che conosce bene i genitori e Larissa. Ogni barriera è superata, non resta che fissare l’incontro tra le due ragazze. È Ludmila assieme ai genitori ad organizzare il viaggio in Sicilia per rivedere, dopo quasi 20 anni la sorella. Chi ha assistito all’incontro, nella piazza principale del paese non ha potuto trattenere le lacrime.
«E ora chi ti lascia più», ha detto Ludmila a Larissa stringendola come più forte non si poteva . Un abbraccio interminabile sotto gli occhi dei rispettivi genitori adottivi che saranno chiamati a condividere questa straordinaria gioia. Le due ragazze sembrano gemelle, hanno un modo di parlare simile e sono entrambe studentesse universitarie. Dopo aver trascorso qualche giorno assieme, le due sorelle per ovvie ragioni hanno dovuto lasciarsi. Ludmila è tornata con la famiglia a casa. Ma stavolta si è trattato di un arrivederci a presto. Larissa ha già organizzato il viaggio in Campania. Nel frattempo le telefonate sono continue, al pari di whatsapp. È forte il desiderio di condividere ogni momento, ogni cosa. Di raccontare e raccontarsi. Per recuperare il (troppo) tempo perduto.
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