La Procura della Repubblica di Barcellona, al cui vertice vi è il dott. Emanuele Crescenti, ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di Salvatore Arena, il 60enne comandante messinese dell’aliscafo “Cris M.”, schiantatosi, l’otto settembre, sugli scogli dei “Tufazzi”, in prossimità della zona denominata Lazzaretto di Monterosa (Lipari).
Al comandante del mezzo veloce di Liberty Lines vengono contestati le ipotesi di naufragio e di lesioni colpose per i danni riportati sia dai passeggeri che da alcuni componenti l’equipaggio. È chiaro che si tratta di un atto dovuto, a tutela dello stesso comandante Arena che potrà cosi far partecipare un proprio perito fiducia e naturalmente un legale alle varie fasi dell’indagine. La stessa Procura di Barcellona, nel contesto delle indagini in corso per fare chiarezza su quanto accaduto quella sera, ha disposto il sequestro del “Cris M.” che, al momento dell’incidente, era in navigazione verso l’isola di Salina con a bordo 41 passeggeri e sei componenti l’equipaggio. L’aliscafo, salvo contrattempi, così come preannunciato nei giorni scorsi, dovrebbe essere recuperato stamane, con un pontone arrivato da Augusta. Una volta completate le operazioni (il tutto dovrebbe avvenire nell’arco di una decina di ore) sarà trasferito a Milazzo, nello spazio che ha ospitato, sino a qualche mese fa, il “Masaccio”, l’aliscafo “protagonista” nel 2016 di un incidente a Stromboli. Le operazioni saranno seguite, oltre che dall’autorità marittima e dai carabinieri, anche da componenti della società di navigazione trapanese. Liberty Lines che, nelle ore successive all’incidente, in un comunicato, annunciando l’apertura di una inchiesta interna, aveva evidenziato come «ad una preliminare valutazione dei nostri tecnici, non è risultato alcun guasto tecnico né avaria dell’aliscafo».
Intanto non è stata sciolta la prognosi per il malfitano G.L.C., uno dei quattro feriti nell’incidente dell’otto settembre. Per l’uomo, che nell’impatto ha riportato un politrauma, tra cui uno grave al cranio, i sanitari dell’ospedale Piemonte di Messina, dove è ricoverato, stanno procedendo ad un “risveglio” graduale, dopo averlo mantenuto in coma farmacologico sino all’altro