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Strade al buio, emergenze a “macchia di leopardo”

Case Arcobaleno

Da nord a sud, dal centro ai villaggi. Le segnalazioni di cittadini e dei quartieri non mancano: Messina è al buio da giorni, in alcuni casi anche da settimane. Non è una zona isolata o un problema momentaneo legato a un guasto; è, piuttosto, una situazione che a macchia di leopardo interessa tutto il territorio cittadino. Da Altolia a Tipoldo, sino a Massa San Giovanni e Curcuraci i problemi sono legati al malfunzionamento delle lampade, spesso fulminate, oppure al guasto dei sensori fotovoltaici che consentono l’accensione dell’illuminazione all’arrivo del buio, i crepuscolari. Il loro costo va dai venti ai trenta euro ma senza nessuno che li acquista e li sistema ecco che molte lampade non si illuminano oppure restano accese anche durante il giorno. Una cosa del genere avviene, ad esempio, in contrada Marotta dove l’illuminazione pubblica resta in funzione anche nelle ore diurne.

«Ma ci sono anche situazioni più complicate – spiega Vincenzo Messina, presidente della I Circoscrizione – come in una zona di Larderia dove c’è un nuovo impianto ma a causa di un contenzioso con l’azienda elettrica non è stato ancora allacciato alla rete e quindi le lampade restano al buio».

Sono al buio anche la zona di Contesse, la Badiazza, via Monte Scuderi e via 137/a nei pressi di Giostra, la zona tra la Salita Curcuruto sino alla rotonda di Ritiro dove ci sono tante plafoniere rotte. Lo scorso mese la Circoscrizione ha approvato una delibera per richiedere l’ammodernamento delle lampade. Sulla litoranea si registrano anche diversi problemi, ad esempio sono parzialmente spente le lampade sui pali della via Caporale a Sant’Agata. Al buio anche le zone centrali della città: da via Garibaldi alla via La Farina, soprattutto nel tratto del cavalcavia e all’incrocio con la via Tommaso Cannizzaro, particolarmente trafficato e pericoloso. Il problema illuminazione pubblica non è nuovo, ma da quando è scaduto il bando di affidamento per la gestione e la manutenzione i disservizi si stanno accumulando. La gara per il nuovo affidamento provvisorio di sei mesi è stata fatta e si attende solo la verifica della legittimità del procedimento, ma non si conoscono i tempi.

«Più passa il tempo e peggio sarà – commenta il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero – perché si accumuleranno i ritardi e soprattutto perché il problema è destinato ad aumentare con l’arrivo delle piogge, così come è stato per la notte scorsa, perché gli impianti si spengono o saltano a causa dei cortocircuiti».

Già lo scorso anno si era verificata una situazione simile, senza un affidamento di manutenzione, testimoniata anche da un report fotografico della IV Circoscrizione. «Avevamo individuato oltre 50 punti luce saltati nella zona del centro con diverse situazioni di criticità», ricorda Palano Quero.

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