Asili nido e scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, chiuse per la giornata di oggi. Così ha deciso il sindaco di Barcellona, Roberto Materia, con ordinanza firmata ieri a seguito dell'avviso di Protezione civile di allerta arancione – preallarme – con rischio idrogeologico. Il primo cittadino, come ci racconta Massimo Natoli, ha ricordato che Barcellona ha pagato un prezzo altissimo sia il 22 novembre 2011 sia il 10 ottobre 2015 e che molti plessi scolastici sono localizzati nelle aree alluvionate del 2011.
Rinviato a domani l'inizio dell'anno scolastico 2017-2018 anche a Taormina, Castelmola e Letojanni, dove i sindaci hanno deciso di tenere chiusi i vari plessi nella giornata odierna in cui era previsto il suono della prima campanella. Come riferisce Emanuele Cammaroto, secondo il Dipartimento regionale di Protezione civile vi sarebbe per oggi il rischio di possibili forti precipitazioni e rovesci temporaleschi. I sindaci ritengono che lo stato d’allerta, pur se di colore arancione, giustifichi la chiusura.
«Il Dipartimento regionale di Protezione civile - spiega il sindaco di Taormina Eligio Giardina – ci ha comunicato la previsione dell’allerta meteo e quindi il rischio di un’ondata di maltempo nel nostro comprensorio, di conseguenza unitamente ai sindaci della zona, dopo esserci consultati, abbiamo deciso in modo condiviso di disporre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado». Non ci saranno lezioni oggi neppure a Brolo e Castell’Umberto, per effetto delle ordinanze firmate dai sindaci.
Nel capoluogo nessun provvedimento di chiusura ma solo una raccomandazione alla cittadinanza. «La Sala operativa della Protezione civile regionale – scrive il dirigente comunale Antonio Cardia – ha comunicato un livello di criticità moderata per rischio idrogeologico ed idraulico per temporali; un livello di allerta-codice arancione e una fase operativa di preallarme. Si raccomanda di non sostare nei piani seminterrati e bassi degli edifici, nei sottopassi e di non transitare e/o sostare nelle zone allagabili».