La corsa all’Ars ormai entrata nel vivo segna il ritorno in prima persona di Francantonio Genovese. È questo uno degli elementi che al momento destano maggiore curiosità negli ambienti politici messinesi. Qual è il peso dell’ex ras del Pd, oggi in Forza Italia, dopo il ciclone giudiziario che lo ha travolto? Una domanda a cui il deputato, che sul capo ha una condanna in primo grado a 11 anni nel processo “Corsi d’oro” sulla formazione professionale, vuole provare a rispondere coi numeri e per questo si “misurerà” lanciando nella mischia il giovanissimo figlio, Luigi Genovese. Il suo nome circolava già ad inizio anno, adesso è certa la sua candidatura alle regionali e l’ufficialità è solo questione di giorni. Su di lui convergerà tutta l’area Genovese, quella che armi e bagagli transitò nel giro di poche ore dal Pd a Forza Italia dopo il patto tra l’ex sindaco e Gianfranco Micciché. Non ci saranno altre candidature. Anche Emilia Barrile, che pareva lanciatissima, ha fatto un passo indietro e correrà per il rampollo di casa Genovese. Fossero stati altri i candidati, avrebbe fatto sapere direttamente agli interessati, la presidente del consiglio comunale non avrebbe rinunciato alla propria discesa in campo. Che comunque avverrà, ma in un secondo momento. Cioè alle Politiche, per uno scranno a Roma, a meno che nel frattempo non si creino, in caso di vittoria di Nello Musumeci, nuovi spazi a Palermo.
Centrodestra
Nell’area forzista gli altri nomi sono ormai noti. Santi Formica punterà alla riconferma, così come Bernadette Grasso, che ambisce ad un piazzamento nel listino bloccato del presidente. Giocherà un ruolo molto più che da outsider Tommaso Calderone,presidente della Camera penale. La “macroarea” del centrodestra vedrà impegnata anche Elvira Amata, candidata nella lista per Musumeci che vede insieme Fratelli d’Italia e salviniani, e per questo in ballo c’è pure il nome di Nino Beninati. Poi c’è l’Udc di Cesa, nel quale potrebbe confluire Cateno De Luca. E sempre nel centrodestra si registrano movimenti per un “ritorno”, quello di Nino Germanà, uomo di punta degli alfaniani sui Nebrodi, che starebbe riflettendo su un cambio di rotta.
Centrosinistra
Dall’altra parte della barricata, nel centrosinistra ci sono alcune posizioni da definire. Ad esempio la collocazione della candidatura di Giovanni Ardizzone, che da presidente uscente avrebbe un posto “riservato” nella cosiddetta lista dei sindaci, ma anche quella di Beppe Picciolo, leader di Sicilia Futura che punterebbe invece ad un posizionamento nella lista ufficiale del Pd, che però rischia di essere “intasata” (già certi i nomi di Pippo Laccoto, uscente, di Emanuele Giglia, in quota Panarello, e di un universitario, il direttore generale Francesco De Domenico se non dovessero sorgere intoppi “burocratici”). In alto mare, in casa Dem, il nodo da sciogliere sulle quote rosa. Altri nomi caldi, già circolati, quelli di Nicola Barbalace, Nino Bartolotta e Tani Isaja.
Pd: arriva Renzi
Questioni che verranno affrontate, insieme ad altre in agenda, venerdì alle 14.30, quando si terrà una riunione con la dirigenza del partito con “vista” sulla direzione regionale fissata per lunedì. Dovrà essere definito l’esecutivo da presentare proprio in direzione e verranno, soprattutto, fissati i criteri per comporre la lista del Pd e quelle civiche a sostegno di Micari. Il tutto si terrà in concomitanza con l’arrivo di Matteo Renzi in Sicilia, con tappa a Taormina alle 17 al Timeo (o in caso di pioggia a Villa Diodoro). La dirigenza provinciale del Pd, nell’occasione, incontrerà gli iscritti della zona ionica: all’ordine del giorno il rilancio del partito in quell’area, dopo quattro anni senza organismi.
D’Alema con Fava
Oggi, intanto, toccherà ad Articolo 1-Mdp dare il là alla campagna elettorale. Saranno prima a Messina (ore 17, Palazzo Zanca, salone delle bandiere) e poi a Capo d’Orlando (19.30, piazza Matteotti), l’ex premier Massimo D’Alema e il candidato alla presidenza della Regione Claudio Fava. Candidato messinese di punta di Art. 1 l’ex segretario cittadino del Pd, Giuseppe Grioli. Tema degli incontri fissati per oggi, il rilancio del Mezzogiorno e della Sicilia «dentro una via progressista per uscire dalla crisi».