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Indagato il medico del pronto soccorso

LA MORTE DELL’EX PRESIDENTE DELL’ENTE TEATRO DI MESSINA POMPEO OLIVA CHE HA ACCUSATO UN MALORE MENTRE SI TROVAVA A LETOJANNI

Morte di Pompeo Oliva, indagato medico del "S. Vincenzo"

MESSINA

Le cartelle cliniche sono state sequestrate ieri mattina all’ospedale “San Vincenzo” dai carabinieri di Taormina. E il medico del pronto soccorso che lo ha prima visitato e poi dimesso con la diagnosi di “reazione allergica alimentare”, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo.

Quindi ancora nuovi sviluppi nell’inchiesta aperta dalla Procura di Messina, dopo l’esposto dei familiari, per la morte di Pompeo Oliva, l’ex presidente del Teatro Vittorio Emanuele, deceduto nella notte tra domenica e lunedì scorsi dopo essersi sentito male mentre si trovava a cena, con alcuni amici, a Letojanni.

Il magistrato che se ne occupa a Messina è il sostituto procuratore Federica Rende, che questa mattina nel suo ufficio al Palazzo di giustizia conferirà l’incarico al medico legale Giuseppina Ventura Spagnolo per l’autopsia, che sarà eseguita con tutta probabilità nel primo pomeriggio.

Si potrà così finalmente chiarire l’interrogativo fondamentale di questa triste storia, ovvero perché è morto il povero Pompeo Oliva, notissimo non solo a Messina, intellettuale raffinato ed esponente di spicco del Partito socialista. E si potrà comprendere soprattutto - saranno i quesiti che il magistrato metterà nero su bianco per il medico legale -, se un intervento di accertamento e poi curativo di tipo diverso, e più articolato, al pronto soccorso del “San Vincenzo”, avrebbe potuto salvargli la vita.

Non si conosce quindi ancora una data certa per la celebrazione dei funerali dell’ex presidente dell’ente Teatro di Messina - erano stati fissati alle 11 di mercoledì, ma poi tutto è ovviamente saltato per l’apertura dell’inchiesta -, con tutta probabilità già questa sera, dopo il completamento delle operazioni peritali da parte del medico legale Ventura Spagnolo, il corpo potrebbe essere restituito ai familiari da parte del magistrato.

Ieri mattina i carabinieri della stazione di Taormina sono andati al “S. Vincenzo” ed hanno chiesto al direttore sanitario della struttura una serie di “carte” sulla vicenda. Quindi la cartella di trattamento del caso da parte del medico del pronto soccorso, la scheda del servizio 118 - Oliva dopo essersi sentito male domenica sera è stato trasportato in ambulanza da Letojanni a Taormina -, l’elettrocardiogramma cui è stato sottoposto e il referto di diagnostica del laboratorio analisi (è stato sottoposto a prelievo di sangue e ad una verifica degli enzimi).

Intanto sul fronte della ricostruzione della vicenda a cui stanno lavorando i carabinieri della stazione Arcivescovado di Messina - e lì che i familiari del noto intellettuale hanno presentato la denuncia -, emergono altri particolari.

A quanto pare il medico del 118 che ha avuto il primo approccio con Pompeo Oliva dopo averlo prelevato a Letojanni, ha rappresentato una situazione molto critica dal punto di vista cardiologico per l’ex esponente del Psi, consigliando informalmente al collega del pronto soccorso un’analisi emodinamica, e da qui sarebbe nata tra i due una “animata discussione”.

Un altro screzio - ma si tratta di ricostruzioni che stanno verificando i carabinieri -, il medico del pronto soccorso lo avrebbe avuto con una sua collega dello stesso reparto, che si stava interessando al caso.

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La vicenda

Si è sentito male domenica sera a Letojanni

Pompeo Oliva, lo storico dirigente socialista e notissimo intellettuale messinese è morto nella sua abitazione di via S. Giovanni Bosco nella notte tra domenica e lunedì. Dopo essersi sentito male mentre si trovava a cena a Letojanni con alcuni amici, intorno alle 21 di domenica, è stato accompagnato dagli amici che erano con lui in prima battuta alla Guardia medica di Letojanni e poi, con un’ambulanza del 118, all’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, dove è stato preso in carico da un medico del pronto soccorso. Quando ha accusato il malore ha avvertito subito telefonicamente i familiari che si trovavano a Messina, raccontando di avere come un restringimento alla gola e di accusare difficoltà respiratorie. Dopo una decina di minuti li ha ricontattati, dicendo che nel frattempo gli si era paralizzata la gamba sinistra. Ha affermato di accusare anche dolori al petto e alla schiena.

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