Oggi l’ultimo sopralluogo e poi il via ai lavori. A Calatabiano adesso è davvero tutto pronto per poter chiudere l’era dei 4 tubi.
Da lunedì mattina operai al lavoro per la saldatura della nuova tubazione, quella definitiva che eliminerà ogni pericolo residuo in quel tratto dell’acquedotto Fiumefreddo crollato a ottobre del 2015 lasciando a secco la città per venti interminabili giorni.
Oggi il sopralluogo con la Protezione civile regionale che ha voluto, insieme ai tecnici di Amam, tranquillizzare gli amministratori di Calatabiano, che tutte le opere eseguite fossero state realizzate nell’ottica della massima sicurezza e che, una volta riposato il tubo nella vecchia sede, quella collina diventerà un luogo in cui non potrà più avvenire uno smottamento di quella portata.
Subito dopo il sopralluogo, il presidente di Amam ha sciolto le riserve sulla data dei lavori di sostituzione.
D’altro canto prima si fanno meglio è, visto che la stagione delle piogge è alle porte e quella situazione provvisoria con tubi esterni, era un pericolo costante.
Ma cosa succederà in città da lunedi? Amam prevede di stoppare l’erogazione del Fiumefreddo lunedì a mezzogiorno. Avrà bisogno di 48 ore di tempo al massimo per poter finire i lavori. Nel frattempo non arrivando acqua a Messina, farà scattare due piani. Il primo è quello della distribuzione contingentata per tutti, dividendo le scorte di un giorno in due nottate e poi si farà dare dal Siciliacque, l’azienda proprietaria dell’altro acquedotto, l’Alcantara, tutta l’acqua possibile: 200, 300, litri al secondo come successe durante al crisi idrica.
Non basteranno a compensare gli 800 litri del Fiumefreddo spento, ma serviranno ad alleviare i disagi, che purtroppo ci saranno.
Non in tutte le zone, ma ci saranno, perché comunque una netta diminuzione dell’acqua a disposizione ci sarà per certo fino a mercoledì, anche se poi qualche strascico nelle zone alte della città potrebbe esserci anche nei giorni a seguire.
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