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7000 firme contro il pedaggio a Ponte Gallo

7000 firme contro il pedaggio a Ponte Gallo

Procede ad alta velocità la raccolta di firme conta oggi per chiedere l’eliminazione del pedaggio al casello autostradale di Ponte Gallo, dunque nel comune di Messina, impropriamente denominato Villafranca Tirrena. L'iniziativa, avviata in sordina dal consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo, ha tagliato il traguardo delle settemila firme. Un vero successo per la petizione che ha trovato consensi ovunque visto che i banchetti del consigliere sono stati allestiti tanto in centro città che in periferia. La raccolta firme è iniziata il 25 marzo scorso a Piazza Cairoli e dovunque ha riscosso successo perchè quel pedaggio da pagare all’uscita ed all’entrata dello svincolo appare un sopruso trattandosi di un tratto di tangenziale, ne più ne meno quella che conduce all'uscita di Tremestieri dove non è previsto il pagamento di alcun pedaggio.
Per percorrere i sei chilometri che dividono Messina centro da Ponte Gallo oggi bisogna pagare 1€e 20 centesimi. Una piccola cifra che diventa un salasso per lavoratori o studenti pendolari che, abitando nei villaggi della estrema zona nord, percorrono più volte al giorno il tratto di tangenziale. Un tratto che nel rapporto prezzo, chilometraggio risulta uno dei più costosi d'Italia. Inoltre - precisa il consigliere Biancuzzo che da anni porta avanti la battaglia per l'abolizione del pedaggio - le barriere di Ponte Gallo, non consentono l’entrata in direzione Palermo, trattandosi di una bretella che consente la sola uscita dalla sede autostradale per i mezzi provenienti da Messina e l’ingresso in tangenziale solo direzione Messina. Pertanto non è un casello ma una semplicissima bretella eseguita nel 1972 per soddisfare le esigenze dei cittadini Messinesi. Forte di questa convinzione il consigliere della sesta circoscrizione Biancuzzo almeno per tutto il mese di settembre proseguirà nella raccolta firme per chiedere l'eliminazione di quello che definisce il pedaggio beffa. La sottoscrizione sarà poi consegnata al presidente del Consiglio dei Ministri, all’Assessore alle Infrastrutture, al Presidente della Regione, al Prefetto, al Sindaco di Messina e al Presidente del Consiglio Comunale. Con l'auspicio che finalmente dopo 45 anni qualcuno renda giustizia ai cittadini messinesi.

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