I tempi per mettere in moto la macchina sono davvero stringati. La Messinaservizi deve partire al più presto per due buone ragioni. Primo, perchè la società dopo mesi di aggiustamenti e autorizzazioni amministrativi non può restare ancora in stand by, secondo, perchè presto non ci potrebbero essere alternative a questo nuova azienda in house, cioè pienamente controllata dal comune.
L'udienza del 15 settembre davanti alla collegio presieduto dal giudice Giuseppe Minutoli, potrebbe mettere la pietra tombale su Messinambiente, decretandone il fallimento.
Al di là della gestione giudiziale e degli strascichi sulle responsabilità amministative, però, serve che a raccogliere il testimone del servizio sia una società che possa già camminare sulle proprie gambe.
Domani si saprà in quanti hanno deciso di partecipare alla manifestazione di interesse per diventare direttore generale della MessinaServizi e prendersi cura di questo avvio tutt'altro che agevole e con ogni probabilità accelerato dai fatti giudiziari di Messinambiente.
Come confermato dalla riunione di venerdì scorso, saranno i 51 lavoratori dell'Ato 3 i primi a passare nel nuovo sodalizio. La via giuridica concordata è quella dell'Art 6 del contratto nazionale del lavoro, ma tre sindacati hanno chiesto un aggiornamento della seduta davanti all' ufficio del Lavoro.
Entro la settimana però occorrerà definire i tempi dei primi passaggi. Le attività che oggi sono gestite dalla società d'ambito, transiteranno, compensi compresi, alla Messina Servizi. Una assemblea dei soci dei prossimi giorni, dovrebbe far passare nella disponibilità del comune e poi della nuova società l'impianto di selezione della frazione secca di Pace. Un bene che, insieme a mezzi e mansioni, specifiche, potrebbe davvero mettere in moto MessinaServizi.
Tornando alla carica di direttore generale, la commissione nominata per la valutazione dei curricula pervenuti, ha 10 giorni di tempo per stilare una sorta di graduatoria, che però sarà impegnativa fino ad un certo punto.
Questo perchè non trattandosi di un bando vero e proprio, alla fine dei conti, saranno l'amministratore unico Ginatempo e la Giunta a scegliere chi dovrà rivestire questo compito.
Un nuovo manager, probabilmente, non di messina sulla stregua di Foti, Ciacci e Cipollini chiamato a mettere ordine in un settore chiave dell'amministrazione, quello dei rifiuti, che non ha mai brillato per efficienza e lungimiranza
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