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Arrestati prima che raggirassero gli anziani

Arrestati prima che raggirassero gli anziani

Due soggetti sono stati arrestati nel giro di pochi giorni dai carabinieri di Messina Sud per truffe architettate a danno di anziani.

Il primo caso risale a giovedì scorso: erano da poco passate le ore 13 quando Vittorio Granata, classe 1959 residente a Riposto, avvicinava un pensionato proveniente dalla provincia nel parcheggio del Policlinico, dove l’anziano si era recato per ragioni di salute. Con mille sotterfugi Granata cercava di far credere al pensionato di essere una sua vecchia conoscenza e gli chiedeva del denaro per riparare la propria auto. L’uomo, insospettito dall'atteggiamento, ha sollecitato l’intervento dei carabinieri della Stazione di Gazzi che si sono messi subito sulle tracce dell’impostore, nel frattempo allontanatosi. E lo individuavano immediatamente dopo nei pressi di uno sportello bancomat presente in ospedale mentre, con lo stesso modus operandi, stava cercando di raggirare un altro pensionato che stavolta si era lasciato convincere e aveva appena prelevato una somma di denaro da consegnargli. Alla vista dei militari l’uomo tentava una disperata fuga a piedi lungo le vie che portano ai reparti del nosocomio fino ad essere bloccato e tratto in arresto. A Granata, giudicato con il rito direttissimo, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Appena due giorni dopo, le scene di un copione che sembrava già scritto. Ieri, infatti, poco prima dell’orario di chiusura dell’ufficio postale di Pistunina, un uomo avvicinava con fare insistente una coppia di pensionati recatisi all’istituto di credito per effettuare delle operazioni. La scena non è passata inosservata ad un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Messina, impegnato in servizio di controllo del territorio, intervenuto per identificare i soggetti. Con una mossa repentina l’uomo in compagnia degli anziani ha raggiunto un’auto parcheggiata di fronte all’ufficio postale e nonostante gli fosse stato intimato più volte l’alt, si è catapultato a folle velocità sulla Statale 114, trafficatissima a quell’ora. I carabinieri lo hanno subito inseguito riuscendo a bloccarlo nei pressi del centro commerciale Tremestieri insieme ai colleghi della vicina Stazione di Tremestieri, giunti in ausilio non appena ricevuto l’allarme del mezzo in fuga che, durante la sua spericolata corsa, ha anche urtato un’auto in sosta. Il fuggitivo corrisponde a Umberto Rossi, classe 1964, di origini napoletane ma residente a Giardini Naxos. Dopo aver individuato la coppia, era riuscito con alcuni raggiri a far credere di essere una persona a loro conosciuta, affetta da seri problemi di salute e versante in grave stato di indigenza, ottenendo subito la somma di 180 euro. Ha finto poi di sdebitarsi regalando agli anziani due vecchie giacche di poco valore, accompagnando i due al bancomat per prelevare in “cambio” altri 200 euro. Per Rossi si sono spalancate le porte del carcere di Gazzi: si dovrà difendere dalle accuse di truffa aggravata e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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