Temperature calate di quasi dieci gradi rispetto a qualche giorno fa, vento fresco invece che quello afoso ma anche ieri è stata una giornata campale per gli incendi sul territorio nebroideo e drammatica è stata la situazione vissuta nella parte alta di San Salvatore di Fitalia, dove le fiamme sono state circoscritte dopo che avevano attaccato un negozio, una casa ed una macchina. Non solo: a causa del propagarsi delle fiamme, una ventina di abitazioni e circa cento persone sono state evacuate sin dal primo pomeriggio.
Il fuoco, quasi certamente innescato dai soliti piromani e, quindi, di origine dolosa, sono partite in tarda mattinata da contrada Daino, dove già venerdì un altro incendio aveva distrutto diversi ettari di terreno.
Stavolta il fronte del fuoco ha però avuto un altro innesco, estendendosi nella parte alta del centro abitato e minacciando una vasta zona.
Le fiamme hanno quasi attaccato alcune abitazioni poste a ridosso della caserma dei carabinieri e i primi a catapultarsi sul posto sono stati proprio i militari della locale Stazione al comando del maresciallo Salvatore Fiore.
Il sindaco Rosario Ventimiglia e i carabinieri hanno disposto l’immediata evacuazione di una ventina di abitazioni e il fuoco, intanto, continuava ad avanzare. Sul posto, oltre ai carabinieri, c’è stato un dispiegamento di forze impressionanti formato da vigili del fuoco, Guardia forestale, Croce Rossa, dipendenti comunali, carabinieri, protezione civile ma anche tanti volontari e cittadini comuni. Un sforzo risultato decisivo per evitare anche una possibile tragedia.
Gli operatori hanno messo in salvo una decina di anziani impossibilitati a muoversi e, nel frattempo, è arrivato un canadair della Protezione civile che, prelevando acqua dal vicino mare di Capo d’Orlando e sfidando il vento, ha effettuato diversi lanci. Come detto un negozio di fiori con una edicola vicina, una abitazione ed un’auto in sosta sono stati raggiunti dal fuoco e danneggiati mentre grande paura si è avuta quando le fiamme sono arrivate sotto piazza Sant’Antonio. Bloccate quasi tutte le strade d’accesso e con il traffico che è stato dirottato già a partire da Ponte Tre Archi, vicino alla superstrada Mare Monti.
Nel tardo pomeriggio il pericolo è rientrato, gli evacuati sono stati fatti rientrare ma, sino a sera, qualche focolaio ancora imperversava. Sempre sulla Mare Monti che collega Rocca di Caprileone a Galati Mamertino un altro incendio si è sviluppato nel pomeriggio e la strada, molto trafficata, è stata chiusa al traffico veicolare dalle forze dell’ordine per qualche ora. Un rogo si è sviluppato anche in altre aree. Gli incendi di questa estate non concedono tregua ai Vigili del fuoco volontari del locale distaccamento.
Intorno alle 12 di venerdì la squadra al comando del capo distaccamento Antonino Torcivia ha dovuto percorrere circa 80 km per raggiungere Patti e domare l'incendio che si è sviluppato nei pressi del cimitero lambendo alcune cappelle e messo a serio rischio le villette della zona. Qui è stato indispensabile l'intervento di un Candair. Alle 19:30 sempre di venerdi la squadra si è dovuta spostare nella vicina contrada S. Giovanni di Canneto del comune di Caronia non per intervenire sui famosi incendi spontanei, ma per spegnere il fuoco appiccato sicuramente dal solito introvabile piromane.
Nell'arco di tre ore le fiamme sono riuscite a divorare oltre ad una larga macchia mediterranea, anche parecchi alberi di ulivo. E come se gli incendiari non fossero riusciti nell'intento, ecco che il fuoco si è ripresentato intorno alle 7 di ieri proprio nella zona adiacente a quella colpita la sera precedente. Qui sempre con la presenza dei carabinieri sono intervenute anche due squadre dell'antincendio del corpo forestale di Caronia e di Mistretta dirette dal responsabile Sebastiano Giordano che hanno dovuto contrastare il fuoco fino a quasi mezzogiorno in una zona assai impervia.
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