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Risanamento, tutto fermo tranne "Capacity"

Risanamento, fine d'anno d'attesa

Risanare Fondo Saccà e fondo Fucile. Se ne parla da anni e oggi forse si trova concretezza nella pubblicazione delle graduatorie provvisorie che vedono 53 nominativi inseriti negli elenchi di fondo Saccà ambito D con 14 esclusi e 75 inseriti negli elenchi di Fondo Fucile ambito E con 51 esclusi.  I ricorsi possono essere presentati entro il 2 settembre. Sempre nell’ambito del progetto Capacity è stato pubblicato anche il bando per la presentazione, entro il 29 settembre, delle offerte relative all’acquisto di unità immobiliari da assegnare in locazione definitiva agli eventi diritto sempre delle stesse aree di risanamento Fondo Saccà e Fondo Fucile.

Tutto questo nel contesto dell'articolato progetto “Capacity” per la riqualificazione delle periferie vinto da Messina nel bando pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chi rimane a bocca asciutta però sono tutti gli altri ambiti del risanamento dove i lavori sono fermi da anni. Sembra che lo stallo complessivo del risanamentno cittadino possa essere dipeso dalla mancanza di una strategia comune tra palazzo Zanca, Iacp e Regione. Interventi a macchia di leopardo che non possono bastare a risolvere il problema a cui nessuna amministrazione ha dato un impulso vero e proprio. Esempi se ne possono fare a decine. Rione Taormina è l'emblema di come un lavoro si cominci e non si completo come si deve. Poche casette abbattute e macerie rimaste sul posto con topi, degrado, eternit e spazzatura. “Deve provvedere lo Iacp” dice il Comune. “Non è vero” risponde l'Istituto. E' del 5 maggio 2017 una sollecitazione, da parte del dirigente del servizio 5 della Regione, sullo stallo dei lavori relativi al completamento delle demolizioni di via Taormina. 

Era stato aggiudicato un impegno di spesa di 40.200 euro ed era stato il responsabile del risanamento di Messina a farsi carico di procedere all'esecuzione dei lavori. Visto il lungo lasso di tempo trascorso però le somme andranno perse con la situazione che tutto rimane nel degrado. Stand-by anche nel parco urbano di Camaro S.Antonio dove i lavori quasi completati sono fermi da più di tre anni o nella palazzina di Camaro sottomontagna anch'essa quasi completata ma ferma da anni. Per non parlare del parco Magnolia a Giostra o di Fondo De Pasquale sempre nella stessa zona dove dei 3 edifici per 60 alloggi già finanziati per 13 milioni di euro non si sente più parlare.

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