Forse sono ancora soltanto piccole gocce nell’oceano. Ma sono i primi passi concreti verso l’attuazione di quel grande contenitore di progetti e opere che risponde al nome di Masterplan. Progetti e opere, sia chiaro, che non colmeranno mai il gap infrastrutturale e il vuoto strategico che andrebbe, invece, riempito con interventi in grado di cambiare davvero le sorti del nostro territorio e di provocare uno “choc” positivo all’economia moribonda di Messina.
Va, comunque, salutata positivamente la notizia relativa alla richiesta – da parte dell’assessorato comunale allo Sviluppo economico – di anticipazione dei fondi per otto progetti inseriti nel Masterplan. L’importo complessivo è di quasi 20 milioni di euro e, con queste risorse, potranno essere avviate le prime opere per la difesa del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico, oltre agli interventi in altri ambiti, come l’edilizia scolastica, la tutela ambientale, i servizi per la nascita delle imprese.
«Dopo aver risolto i problemi di gestione finanziaria dei fondi – afferma l’assessore Guido Signorino – e dopo aver sottoscritto il protocollo di intesa con il commissario delegato per l’emergenza idrogeologica per ottenere una “fast track” per l’approvazione tecnica dei progetti di difesa del suolo, si entra nel vivo della gestione del Masterplan. Gli elaborati, trasmessi alla Città metropolitana, saranno inviati al Governo che conferirà al Comune l’anticipazione del 10% del valore totale dei progetti, consentendone l’avvio. Questo è il limite della spesa che può essere realizzata entro il 2018. Il completamento dei finanziamenti procederà per gradi, man mano che le anticipazioni verranno spese. Quando il Comune avrà rendicontato l’80% delle anticipazioni ricevute, verranno corrisposti gli ulteriori finanziamenti. Per questo le richieste di anticipazione sono corredate da un preciso cronoprogramma di spesa. In breve termine, questo primo gruppo di progetti sarà incrementato con altri già pronti (quelli sull’edilizia scolastica e sportiva) ed è stato già predisposta la manifestazione di interesse per l’individuazione di partner privati per la “piastra logistica” di Tremestieri, che si prevede di pubblicare entro la fine di agosto.
Con l’avvio dei grandi cantieri – aggiunge Signorino, citando in particolare il nuovo porto di Tremestieri, la via Don Blasco e i lavori sugli svincoli –, gli interventi del Masterplan costituiscono l’avvio della strategia di investimenti su cui l’Amministrazione ha puntato per ridare vigore all’economia cittadina e offrire opportunità di occupazione, con interventi infrastrutturali strategici e supporto all’imprenditorialità. È una scommessa che l’intera città deve vincere».
Andiamo a vedere quali sono le prime otto opere del Masterplan in grado di decollare. Quella dal costo più ingente è la messa in sicurezza del torrente Papardo: un appalto da 7 milioni 900 mila euro. Segue, come entità d’importo, la scuola elementare di Tremestieri: 6 milioni 100 mila euro. Notevoli anche gli interventi di mitigazione del rischio idraulico dei torrenti cittadini maggiormente a rischio (3 milioni di euro). Hanno un significato particolare anche due progetti, lungamente attesi, sul versante della tutela ambientale: la riqualificazione della Foresta di Camaro (un milione 50 mila euro) e la messa in sicurezza dell’area di Portella Arena (650 mila euro). Per il monitoraggio ambientale di due villaggi della zona sud, Altolia e Pezzolo, è prevista una spesa rispettivamente di 270 mila e di 120 mila euro. Infine, come servizi per la nascita delle imprese, si punta sul Centro di imprenditorialità giovanile (400 mila euro).
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