Domenica 13 agosto alle ore 19 andrà in scena “Naufragio. Un preludio, quattro movimenti, una fuga”, spettacolo ispirato dal celebre frammento del poeta lirico greco Simonide di Ceo, “Il lamento di Danae”. Si raccontano le stagioni della vita di una donna in lotta con la famiglia e con la società, dal carattere ribelle e forte, ma priva di mezzi per poter affermare il proprio libero arbitrio.
Costante compagno, interlocutore, amico, specchio e conforto per Danae è il mare, salvifico anche quando è apparentemente impietoso.
In scena, la protagonista è accompagnata da un quartetto d’archi che esegue la musiche originali di Filippo La Marca. Il tutto incorniciato dalla preziosa location immersa nel verde (in contrada Piano Torre sulla riviera tirrenica del Comune di Messina), il suo affaccio a mare e le luci del tramonto.
Regia e drammaturgia di Auretta Sterrantino, con Marialaura Ardizzone, musiche eseguite dal vivo da Erica Cardullo e Mariacarla Vicinanza (violino), Elena Currò (viola), Eleonora Venuti (violoncello).
«“Naufragio” - dice Aruetta Sterrantino - è la metafora della lotta per la libertà e il diritto di esistere; la metafora della vita che cerca la vita; la metafora della gioia di vivere immersi e compenetrati in ciò che ci circonda che si scontra con l’egoismo di chi vive solo per autocelebrarsi, mantenere intatto il potere e continuare la propria esistenza secondo leggi di discendenza rigide e preordinate».
“Promontorio Nord” è una rassegna curata da Roberto Bonaventura e Francesco Giostra Reitano.