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Ragazzina cade dallo scoglio e muore dopo due ore di agonia

Ragazzina cade dallo scoglio e muore dopo due ore di agonia

Non ce l’ha fatta e dopo due ore di disperati tentativi di strapparla alla morte, la ragazzina di 14 anni che era precipitata da uno scoglio della riviera di levante di Capo d’Orlando, è morta.

L’elicottero che era sceso sull’elipista del porto di San Gregorio è ritornato alla base senza alcuna barella mentre lei è rimasta senza vita all’interno di quell’autoambulanza dove i sanitari hanno fatto di tutto per tenerla in vita.

Gea Papa, 14 anni, abitante a Monza ed in vacanza a Capo d’Orlando con il fratello ed i genitori, ieri pomeriggio aveva deciso insieme ad alcuni amici di trascorrere alcune ore sulla spiaggia e così si è diretta sul litorale di levante nella zona dello scoglio “Garibaldi”.

Giunti su questa spiaggia i ragazzini si avventurano sullo scoglio “grande” e mentre alcuni di loro si tuffano in acqua, Gea li osserva da lassù. In tanti dalla battigia la vedono insieme agli amici e qualcuno scatta loro anche delle foto. I tuffi da quello scoglio, alto in cima più di quattro metri, sono sempre spettacolari da osservare e fotografare.

Nessuno però pare aver visto la ragazzina ruzzolare giù sino a quando un giovane orlandino, Roberto Galipò, mentre stava transitando in auto sul lungomare in quel punto sente gridare e nota a pelo d’acqua una sagoma di persona.

Intuisce subito tutto quello che stava accadendo e dopo aver fermato il mezzo si butta in acqua e insieme ad altri ragazzi sopraggiunti, la tirano sulla spiaggia. È un attimo, arriva l’autoambulanza ed i sanitari dalle ferite riscontrate alla giovane capiscono immediatamente che la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Viene allertato l’elisoccorso e Gea viene trasportata all’elipista del porto di San Gregorio, lontano poco meno di due chilometri, dove in tempo record giunge l’elicottero.

Ci si attende il trasferimento della ragazzina sull’elicottero; invece il tempo passa e l’autoambulanza rimane sempre chiusa con Gea al suo interno. Sono minuti drammatici, in cui la speranza si affievolisce e resta solo il miracolo.

S’intuisce subito che il suo mancato trasferimento è dovuto alle condizioni disperate e così per due ore circa in centinaia di persone, intanto giunte sul posto, in un silenzio angosciante sperano che la ragazzina possa essere trasferita in elisoccorso.

E lo spera anche tutta Capo d’Orlando perché nel mentre il primo cittadino, Franco Ingrillì, giunto anche lui all’elipista, dispone che la banda cittadina e le manifestazioni in corso in città vengano interrotte.

Un dramma che Capo d’Orlando ha vissuto in diretta anche per i post sui social che s’intrecciavano. Alle venti e venti l’autoambulanza spegne le luci. Un segnale che getta nello sconforto le decine di persone che attendono con ansia. Ma la tragedia si è consumata.

I familiari di Gea, che ha un gemello, sono molto conosciuti a Capo d’Orlando ed il nonno materno è Giovanni La Torre, politico di vecchia razza e tra l’altro candidato a sindaco alcuni anni fa.

Pare che nessuno abbia visto cadere giù dallo scoglio la ragazzina ma ora saranno i carabinieri della locale stazione ad accertarsi di quello che è accaduto.

Molto probabilmente saranno determinanti le testimonianze dei suoi compagni ed anche dei soccorritori giunti subito sul posto. Sembra comunque che siano state letali le ferite riportate durante la caduta, poichè - secondo le prime ricostruzioni - prima di arrivare in acqua la ragazzina pare che abbia urtato più volte contro le sporgenze appuntite dello scoglio.

Sul posto sono giunti anche i vigili urbani e gli uomini della Guardia Costiera.

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