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Il 77% dei condomìni non paga l’acqua

Messina, senz'acqua i villaggi della zona nord

Il dato è di quelli sconfortanti. Quasi 8 condomìni su 10 della città non pagano regolarmente l’acqua di cui usufruiscono. Il dato puntuale è il 77% ed Amam oltre ad agire per recuperare, con le buone e con le cattive questi soldi, continua a lanciare appelli per la realizzazione di contatori unici.

Nelle due ultime settimane Amam ha recuperato 280mila euro di crediti per lo più attraverso le riduzioni idriche. Ai condomini morosi, viene ridotta la portata d’erogazione, e per recuperare la quantità d’acqua gli amministratori di condominio passano alla cassa e saldano il debito.

Su 3010 condomini, con contatore unico e per cui non è il singolo appartamento a pagare ma tutto il palazzo, 2226 non hanno pagato o non pagano regolarmente le bollette di consumo dell’acqua e dell’uso della fognatura e della depurazione, mentre ce ne sono comunque 682 in perfetta regola. In soldoni la “dimenticanza” vale, al dicembre 2016, oltre il 35 milioni di euro. Un dato che rischia di capottare Amam che quindi è passata alle maniere forti. Riduco l’erogazione così ti metti in regola. A qualcuno non è piaciuto il metodo, fatto sta che sta pagando buoni dividendi.

I principali debitori (non in percentuale ma solo per volume del debito), però non sono i condomìni, bensì le utenze domestiche singole che sono morose in ragione di 54.000 su 76.000 complessive: i singoli messinesi, quelli senza condominio o con contatore autonomo debbono ad Amam 41 milioni di euro su 92,7 maturati a tutto il 2016. Di questo tesoro, Amam però ritiene esigibile solo il 70%: 25 milioni per varie questioni, in primis la prescrizione, sono inesigibili. Amam si dice sempre pronta a stipulare piani di rientro per i grandi morosi (ci sono condomini che devono 800mila euro), nonostante i precedenti non siano incoraggianti.

«Amam - si legge in una nota -, è più che disponibile all’installazione dei contatori singoli che richiede, in molti casi, la realizzazione di lavori tecnici che vanno eseguiti a spese del condominio. Per procedere alla stipula di nuovi contratti singoli, inoltre, bisogna procedere alla chiusura dei contratti condominiali esistenti, che però, sono pendenti per morosità. La prima operazione necessaria, quindi, nell’interesse di tutti, diviene la risoluzione della morosità condominiale». (d.b.)

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