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Cutè e Aloisi restano in carcere

"Cutè guidava, Aloisi ha sparato"

Alessandro Cutè e Gianfranco Aloisi, i due giovani ritenuti gli autori dell’agguato a colpi di calibro 38 davanti al lido-discoteca M’Ama intorno alle 2.30 della notte tra venerdì e sabato scorsi, restano in carcere. Un raid per “vendicarsi” del fatto che non avevano avuto accesso alla serata ad inviti.

Cinque colpi di pistola calibro 38 sparati da un motorino, e due che hanno ferito gravemente la 34enne Tania, ancora ricoverata all’ospedale Papardo.

Il gip Fiorentino ha convalidato il fermo disposto a loro carico dal pm Antonio Carchietti e adesso contesta il tentato omicidio.

Il gip Fiorentino ha valutato per i due la misura di massimo rigore, considerando il cosiddetto "disvalore" della condotta.  La riqualificazione del reato decisa dal gip in tentato omicidio, aggrava la posizione processuale dei due indagati e innalza l'entità della pena che potrebbero subire al processo.

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