Si sono consegnati ai carabinieri che li braccavano da giorni senza sosta e avevano rivoltato come un calzino il rione di Mangialupi. Sono loro, secondo la Procura, che nella notte tra venerdì e sabato scorsi hanno sparato all’impazzata all’uscita del lido “M’Ama”, ferendo gravemente la 34enne Tania. Solo perché non li avevano fatti entrare in una serata riservata.
Le ricerche dei Carabinieri nel rione Mangialupi
Si tratta del 22enne Alessandro Cutè e del 25enne Gianfranco Aloisi, che si sono presentati al Comando provinciale dell’Arma accompagnati dai rispettivi difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro e Franco Rosso.
Il sostituto procuratore Antonio Carchietti, che conduce l'inchiesta e aveva già emesso un decreto di fermo a loro carico dopo le prime risultanze dell’indagine dei carabinieri, contesta a entrambi il reato di lesioni gravi.
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