Che fine ha fatto il bando di Atm, dello scorso aprile, per la security privata a bordo dei bus? La domanda di Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, con i segretari di Uiltrasporti, Michele Barresi e Silvio Lasagni, è rivolta all'amministrazione comunale a cui viene anche riconosciuto di aver dato vita ad un'ottima iniziativa, quella del servizio bus notturno verso la riviera nord, che ha ottenuto il consenso dell'utenza e anche un ritorno commerciale incoraggiante. Ma all'Atm, all'assessore alla Mobilità Urbana, Gaetano Cacciola, e al prefetto Francesca Ferrandino, il sindacato segnala anche le numerose criticità sulla sicurezza, evidenziate dai dipendenti che operano a bordo dei mezzi e che sono, ovviamente, maggiormente esposti, per la tipologia del servizio e per l'orario notturno, alle frequenti intemperanze dei passeggeri. La Uil invoca maggiore prevenzione per evitare il pericolo di aggressioni nei confronti del personale di verifica, degli ausiliari e degli autisti in particolare, che a volte viaggiano da soli. Tripodi , Barresi e Lasagni chiedono notizie sul servizio di security privata per la quale l'Atm aveva predisposto un bando, pubblicato lo scorso 7 aprile, per un importo di 35 mila euro, che avrebbe dovuto garantire a bordo dei bus due guardie giurate a supporto del personale dell'azienda trasporti. In ogni caso, i tre sindacalisti sollecitano un incremento di esponenti delle forze dell'ordine sui mezzi a sussidio e a garanzia della sicurezza dei lavoratori e dell'utenza.
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