Indimenticabile. Un week-end da consegnare alla storia del nostro sport e del nostro giornale. Tra campioni destinati all’iperuranio dello sport mondiale (Cairoli), altri ormai conclamati (Barillà e la Perrupato) e altri che hanno il volto della meglio gioventù e soprattutto tutto un futuro da scrivere ad altissimi livelli (Artuso e Ficarra).
Partiamo dall’Olimpo, dove ormai vive il pattese Antonio Cairoli, il Valentino Rossi del motocross. L’uomo destinato a riscrivere la storia di questo sport: la vittoria nel Gp di Loket nella Repubblica Ceca, l’ennesima di questa stagione trionfale, ha di fatto lanciato il pattese verso il suo nono titolo mondiale (ha 92 punti di vantaggio – un’infinità! – quando mancano sei Gp alla fine): il record di tutti i tempi di Stefan Everts, dieci titoli, è lì ormai ad un passo. Il miglior modo per festeggiare il suo prossimo matrimonio con la fidanzata di sempre Jill.
È festa anche per il reggino Nino Barillà, che agli Europei di tiro a volo di Baku si mette al collo la medaglia più pregiata nella competizione a squadre di double trap. Per l’olimpionico giusto un pizzico di rammarico per il quinto posto nella prova individuale. Ma sempre di top europei parliamo. L’argento della cosentina di Saracena, Mariangela Perrupato, nel sincro con Minisini, ai Mondiali di Budapest è la conferma di un grandissimo talento, ma i volti belli della domenica sono quelli dei più giovani: il messinese Giovanni Ficarra, oro ai Mondiali Under 23 di canottaggio, nel 4 senza pesi leggeri, e l’argento dli pacese Nicholas Artuso nella 4x100 azzurra agli Europei Under 20 di atletica leggera. Una meraviglia!
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