Mentre al tavolo di centrosinistra organizzato da Leoluca Orlando i partecipanti, fra cui, sempre più divisi i rappresentanti del Pd, arrancavano faticosamente per mettere insieme un programma idoneo a coinvolgere tutta l’area in vista delle regionali del 5 novembre, da Catania i Centristi per la Sicilia, presente Pierferdinando Casini, hanno lanciato la candidatura di Gianpiero D’Alia per la presidenza della Regione.
«Abbiamo scelto di lasciare il governo Crocetta chiedendo discontinuità – ha spiegato il capogruppo dei Centristi all’Ars Marco Forzese – ora attendiamo che il Pd sia consequenziale, ma siamo pronti a lanciare un nostro candidato alla presidenza della Regione. Gianpiero D’Alia – ha, quindi, aggiunto – ha tutte le carte in regole per questa sfida importante».
D’altronde, ha aggiunto il capogruppo dei Centristi per la Sicilia, «abbiamo i numeri e la forza per affrontare le regionali da protagonisti. I Centristi per la Sicilia lavoreranno a un’ampia coalizione per dare un nuovo governo alla Sicilia in grado di dare dignità alla nostra Regione nel confronto sempre aperto con lo Stato, e speranza ai cittadini. I moderati – ha concluso – debbono poter rappresentare una componente preponderante in un’alleanza che si basi su un programma di riforme vere dopo quelle fallite di Crocetta».
Intanto, a Villa Niscemi, sede di rappresentanza del comune di Palermo, presenti il segretario del Pd Palermo Carmelo Miceli, il segretario provinciale del Pd Antonio Rubino, Totò Cardinale per Sicilia Futura, nonché Totò Lentini, Luigi Carollo, Stella Amato, Sergio Lima, Vincenzo Fumetta e Giusto Catania per Sicilia Comune, Carlo Vizzini e Nino Oddo per i socialisti, Ignazio Messina per Idv e Mariella Maggio per Mdp, si è discusso sul come applicare alle regionali il “modello Palermo”.
Per parte sua, Leoluca Orlando, nel ribadire l’esigenza di “discontinuità” con il governo Crocetta, ha rilevato quanto sia «indispensabile, nell’interesse dei siciliani, avere una Regione ben funzionante e amica degli enti locali rappresentativi dei territori», e ha indicato talune questioni “vitali” per lo sviluppo e la crescita della Sicilia, quali l’acqua, i rifiuti, la casa, l’occupazione, la cultura e il turismo da inserire nel programma in fase di elaborazione. Il compito di coordinare le forze politiche coinvolte e predisporre un programma condiviso per il prossimo incontro, entro la fine del mese, è stato affidato a Rino La Placa.
«Diamo per assunto – ha concluso Orlando – quello che ha detto il capogruppo del Pd Rosato a Palermo e cioè che è finita l'esperienza Crocetta».
Concetto ribadito dai rappresentanti di Sinistra comune, per i quali, la “rottura” con Crocetta dovrebbe “essere immediata”. A questa richiesta ha replicato il segretario provinciale del Pd Antonio Rubino che, nel protestare per il mancato invito al segretario regionale Fausto Raciti, ha rilevato che sarebbe insensato provocare la crisi di governo a sei mesi dalla fine della legislatura.