MESSINA - La veglia è ancora in corso, ma il futuro è già iniziato. Anche se è difficile, al momento, capire se si tratta di un progetto concreto o di una semplice idea che potrebbe prendere corpo con il passare dei giorni.
Di sicuro, il tempo a disposizione non è molto. Sarà per questo che, dopo le prime dichiarazioni di facciata che avevano lasciato intendere l’intenzione di prendersi un anno sabbatico, qualche imprenditore ha cominciato a pensare seriamente a come far rinascere il Messina.
A pochi giorni dall’esclusione definitiva dal campionato di serie C, si sono registrati i primi movimenti. Uno, addirittura ufficiale, con tanto di incontro a Palazzo Zanca con il sindaco Accorinti e l’assessore allo sport Sebastiano Pino. Toccherà a loro, infatti, portare avanti la “candidatura” della nuova società che chiederà l’iscrizione al campionato dilettanti (oggi quarta serie), eventualmente in sovrannumero.
Al Comune è arrivato Francesco Barbera, l’imprenditore del caffè che più volte negli ultimi mesi si era avvicinato al Messina calcio. Con lui il consulente Antonio Morgante e l’avvocato Bonny Candido, che da tempo lo affianca in questo progetto. Un progetto che Barbera e i suoi avrebbero avviato già ieri mattina, andando a incontrare l’ex presidente Pietro Lo Monaco che detiene ancora il marchio storico dell’Acr Messina con una delle sue società. Marchio che non venne ceduto al gruppo Stracuzzi due anni fa insieme alla società. Un vantaggio potenziale per Barbera che potrebbe così ripartire sì dalla serie D, ma con la forza della storia dell’Acr. Lo Monaco avrebbe mostrato grande apertura per la cessione di quel nome, che in fondo senza una squadra non ha particolare valore.
Un passo importante ma non certo decisivo. Perché l’ipotesi di lanciare un nuovo Messina fa gola a moltissimi imprenditori, ora che si è cancellata la pagina recente fatta di debiti più che di possibili onori.
Ci sarebbe almeno altre due cordate intenzionate a farsi avanti, anche se al momento è difficile capire se e quanto possano essere concrete le idee manifestate in questi giorni.
La più concreta è sicuramente quella di Barbera che dopo l’incontro con sindaco e assessore è tornato a lavorare al progetto. Il prossimo appuntamento è per il 27 luglio, quando la composizione della società sarà presentata ufficialmente al primo cittadino, sperando di ottenere il suo supporto e soprattutto quello della città.
Una città ancora scottata dalla batosta di venerdì, difficile da digerire per una tifoseria che negli ultimi anni ha vissuto pochissime gioie e troppe amarezze.
Intanto, il gruppo Proto sta cercando di risolvere alcune delle grane rimaste dopo l’esclusione. Ci sono pratiche amministrative da definire, accordi da formalizzare e conti da chiudere, prima di decidere se rinunciare ai crediti in lega e portare le carte in tribunale o iscrivere comunque la squadra in una categoria dilettantistica per salvare quel poco che c’è di salvabile. La priorità, però, adesso è rimborsare i millecento tifosi che si erano abbonati. A breve si capirà come e in che tempi. (*mal*) Maurizio Licordari
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