L’inchiesta antimafia “Beta” ha tolto il velo da attività in cui risultano coinvolti anche “colletti bianchi”. Tra questi, due professionisti: l’avvocato Andrea Lo Castro e l’ingegnere Raffaele Cucinotta, sulle cui esigenze cautelari si è pronunciato il gip Salvatore Mastroeni. Il primo passa dalla custodia in carcere agli arresti domiciliari, visto che per il giudice ha parzialmente chiarito i rapporti con alcuni indagati durante l’interrogatorio di garanzia.
E il difensore di Lo Castro, l’avvocato Nino Favazzo, sottolinea che «la decisione rappresenta un primo importante traguardo, cui – confido – ne seguiranno altri, fino a giungere a dimostrare la sua completa estraneità rispetto a tutte le contestazioni mossegli». Resta invece dietro le sbarre Cucinotta, funzionario del Comune di Milazzo, all’epoca dei fatti in servizio a Palazzo Zanca.
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