Insieme con i Vigili del fuoco, con mezzi propri e gratuitamente sono stati 60 i volontari impegnati nelle operazioni antincendio dei giorni scorsi. Ed è con la consulta che li riunisce che, da domani al 15 settembre, il Comune di Messina collaborerà per garantire la prevenzione, grazie ad una convenzione già approvata dall'assessore alla Protezione civile, Sebastiano Pino e dal presidente dell'associazione, Massimo Minutoli. 4 equipaggi pattuglieranno le zone loro assegnate, quotidianamente e con mezzi messi a disposizione da palazzo Zanca, che dovrà corrispondere agli operatori solamente un buono-pasto per il ristoro durante l'espletamento del servizio. La città è stata suddivisa in due macroaree con due presidi di avvistamento: il primo, a Sud, da Forte Cavalli di Larderia fino alla collina sovrastante lo Stadio di S.Filippo; il secondo a Nord, da Monteciccia a Contrada Frischia a Castanea.
8 i volontari, 4 per turno, dalle 8 alle 20, che saranno impegnati in attività di avvistamento, ricognizione, contrasto, segnalazione e supporto allo spegnimento degli incendi, di cui dovranno immediatamente dare segnalazione ai dipartimenti comunale e regionale di Protezione civile. Sempre nell'ambito della prevenzione, l'assessore all'Ambiente, Daniele Ialacqua, ha convocato per lunedì pomeriggio alle 17, nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, le associazioni, i comitati ambientalisti ed i quartieri per promuovere una tavolo permanente di consultazione e di vigilanza diffusa sul territorio. Sul tavolo la mappa delle zone incendiate anche per fare un confronto con gli anni passati.
Si parlerà pure di interventi di ingegneria ambientale e di rimboschimento. A questo proposito la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, invita il sindaco, Renato Accorinti, a riunire la deputazione, regionale e nazionale messinese, per supportare la richiesta di Leoluca Orlando, che, nella qualità di presidente dell'Anci Sicilia, ha sollecitato il Governo nazionale a dichiarare lo stato d'emergenza per i danni del fuoco in tutta l'isola. Per Emilia Barrile è necessario correre immediatamente ai ripari per contrastare con urgenza il dissesto idrogeologico, conseguenza diretta della devastazione del patrimonio boschivo, prima che arrivino le piogge e sia troppo tardi.