Il Csm a maggioranza ha scelto Vincenzo Barbaro come nuovo procuratore generale della Repubblica a Messina (solo 4 voti al suo competitor Saieva).
In magistratura dal ‘79, prima come pretore a Palmi e poi a Reggio, quindi alla procura circondariale e infine alla procura di Messina dal ‘95. Una carriera brillante che lo ha visto protagonista di una serie di processi che hanno segnato la cronaca giudiziaria dell’ultimo ventennio: da “Aula Magna” sulla compravendita di materie all’Università, a Tangentopoli, Peloritana2 (guerra di mafia negli anni 90-93), Panta Rei (infiltrazioni calabresi all’università con compravendita di esami) e poi varie operazioni di mafia (“Mattanza” e “Arcipelago” – criminalità di Giostra). È stato segretaria dell’ Anm a Reggio Calabria e presidente a Messina. Da 8 anni procuratore aggiunto, subentra al catanese Giovanni D’angelo.
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