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Vivere con i rifiuti aspettando il Dalai Lama

Vivere con i rifiuti aspettando il Dalai Lama

Vi interessa sapere di più della riunione di domani, l’ennesima convocata dal “gabinetto di guerra” di Palazzo Zanca sul fronte dei rifiuti, o dell’annuncio dato in pompa magna a Taormina dal sindaco Accorinti – che ormai non si perde più un’occasione mondana – sulla visita del Dalai Lama il 16 e 17 settembre 2017?

Lungi da noi dal voler ridicolizzare l’appuntamento con una delle massime autorità religiose del pianeta, messaggero del buddhismo tibetano (e nemico numero uno del Governo cinese...), uomo di pace e dalla grande saggezza. Ma in questo momento, sappiamo tutti quali sono le priorità della città. E a ricordarcelo è il comunicato stampa emesso dallo stesso assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che tenta di giocarsi tutte le carte a disposizione per venire a capo di una matassa mai sbrogliata in questi quattro anni di “amministrazione free Tibet”.

La riunione di domani dell’Unità di crisi è convocata alle 18 nella sede dell'assessorato all’Ambiente. L’obiettivo è valutare l'attuale situazione della raccolta dei rifiuti in città e fare il punto sull'efficacia degli interventi assunti e sugli eventuali nuovi provedimenti in corso o da assumere visto il persistere della situazione di crisi. A tutti gli invitati all'incontro – scrive Ialacqua – si chiede di partecipare con adeguata documentazione, ciascuno per la parte di competenza, per avere il maggior numero di elementi per valutare la situazione e programmare gli interventi futuri.

«Sembra di correre una corsa ad ostacoli – afferma l'assessore Ialacqua – che però non ha mai fine perchè strada facendo si aggiungono nuovi ostacoli. È necessario chiarire una volte per tutte se questi ostacoli derivano dal caso o se vi sia qualcuno che li crea per rendere più difficile la strada tracciata dall’amministrazione comunale per uscire dal sistema dell'emergenza che, com'è noto, è un sistema che favorisce affari, clientele, interessi della criminalità organizzata, a danno dei cittadini e del territorio». In questi quattro anni non si è riuscito evidentemente ancora a fare chiarezza, se l’assessore, quasi con la forza della disperazione, ritiene di dover chiedere a tutti i soggetti in causa una vera e propria assunzione di responsabilità. E dell’Unità di crisi fanno parte, oltre alla vecchia e nuova società, MessinAmbiente e MessinaServizi, l’Ato3, la Srr, il dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità e la polizia municipale. Sarà anche l'occasione – precisa Ialacqua – per valutare l'impatto sul servizio degli ultimi accadimenti, quali l'incendio all'impianto di Pace, il blocco dell'impianto a seguito di un provvedimento della Città metropolitana, i danni causati dagli incendi di questi giorni all'impianto di compostaggio di Patti dove confluiscono i rifiuti verdi della città.

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