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Nastri d'argento, che "Tenerezza"

Nastri d'argento, che "Tenerezza"

Da una parte i maestri, dall’altra i giovani. Un’edizione dei Nastri d’Argento che ha premiato “La Tenerezza” come Miglior film, e il suo regista Gianni Amelio, un piccolo film come “Indivisibili” – giovanissime le due protagoniste, le gemelle Marianna e Angela Fontana – di Edoardo De Angelis che ha ottenuto ben cinque riconoscimenti (Miglior soggetto, produttore, costumi, colonna sonora, canzone originale). Ieri sera il Teatro antico di Taormina ha ospitato la cerimonia di consegna dei Nastri d’Argento 2017, arrivati alla 71.ma edizione. Una serata tra glamour e cinema, con la regia di Luca Alcini e a cura di Laura Delli Colli per il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici “Sngci” – che come ogni anno organizzano il Premio – condotta con brio ed eleganza da Andrea Delogu, organizzata col sostegno del Mibact, Direzione generale per il Cinema – main sponsor BNL Gruppo Bnp Paribas e il supporto della Regione Siciliana, assessorato allo Sport turismo e spettacolo e Sicilia Film Commission nell’ambito del Progetto “Sensi contemporanei”. Sul palco il sindaco di Taormina Eligio Giardina e il sindaco di Messina Renato Accorinti, che ha annunciato che il 16 e 17 settembre a Taormina e Messina verrà in visita il Dalai Lama.

Amelio ha ricordato il primo Nastro, preso nel 1983: «È bello ritrovarsi – ha detto – non tanto per il premio, ma come compagni di scuola, in quello che è uno dei luoghi più belli d’Italia e per un film che sta andando bene nel mondo».

Tra le stelle più attese lei, Monica Bellucci, Nastro d’Argento europeo per il film di Emir Kusturica “On the milky road”: «Per me che sono una zingara ricevere un riconoscimento in Italia è la cosa più bella».

Assenti perché impegnati a Siracusa come protagonisti di una travolgente edizione delle rappresentazioni classiche a Siracusa, con le “Rane” di Aristofane per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, Ficarra e Picone hanno ottenuto il Nastro con “L’ora legale” come Migliore commedia dell’anno; Andrea De Sica con “I figli della notte” ha avuto quello come miglior esordiente.

Per gli attori verdetto in parte annunciato: Jasmine Trinca strepitosa interprete di “Fortunata” di Sergio Castellitto e un grandissimo Renato Carpentieri ne “La tenerezza”. Ad Alessandro Borghi invece il Nastro come miglior attore non protagonista e poi un inusuale ex aequo, quest’anno, tra le attrici, per le non protagoniste: Sabrina Ferilli (“Omicidio all’italiana” di Maccio Capatonda) e Carla Signoris irresistibile nel duetto con Toni Servillo in “Lasciati andare” di Francesco Amato.

L’attenzione che i Nastri riservano ai giovani è legata anche al premio Biraghi con Nuovo Imaie e ai Premi SIAE, ieri ritirati da Angela e Marianna Fontana e Ludovico Tersigni, premiato per “Slam-Tutto per una ragazza” di Andrea Molaioli e già popolarissimo in tv nella serie di Raiuno “Tutto può succedere”. Con due borse di formazione si sono aggiunti al palmarès dei ragazzi per il secondo anno i Biraghi-Nuovo Imaie 2017, per i giovanissimi protagonisti rivelazione di “Il permesso 48 ore fuori”, Valentina Bellè e Giacomo Ferrara, che sono stati premiati a Roma dal regista del film, Claudio Amendola che ieri ha sottolineato come «dai giovani bisogna ripartire per dare nuova linfa al cinema, credendo in loro e puntando su di loro». Ad Amendola e a Luca Argentero i Nastri d’Argento/Persol - Personaggi dell’anno.

Il Premio “Nino Manfredi” per la commedia è andato a Pierfrancesco Favino, consegnato da Erminia e Roberta Manfredi, e Kasia Smutniak (che non era presente): l’attore ha ricordato un momento sul set con Manfredi che disse di lui: «Ma è bravo, sto’ ragazzo, fagli un primo piano...». Il “Premio Graziella Bonacchi” è andato a Simone Liberati (“Cuori puri”), quello “Hamilton Behind the camera - Nastri d’Argento” a Gabriele Muccino, che ha condiviso la gioia di tornare in Italia dopo 12 anni di quello che ha chiamato «esilio eccezionale».

Due riconoscimenti speciali, ad altrettanti titoli importanti che hanno il merito di aver affrontato un tema sociale, scottante e necessario come quello del lavoro: “Sole cuore amore” di Daniele Vicari (a ritirare il premio Francesco Montanari) e “7 minuti” di Michele Placido (era presente l’intero cast).

Gli altri premi consegnati ieri: miglior produttore, Attilio De Razza per “L’ora legale” e “Indivisibili”, il film di De Angelis premiato anche per il miglior soggetto (Nicola Guaglianone) e i costumi (Massimo Cantini Parrini) e con un doppio Nastro per la migliore colonna sonora e la canzone originale di Enzo Avitabile cantata dalle gemelle Fontana; a Francesco Bruni il Nastro per la sceneggiatura ma anche con quello, speciale, consegnato a Roma a Giuliano Montaldo per la sua sorprendente interpretazione da protagonista.

A Roberto Faenza nell’anno de “La verità sta in cielo” – film particolarmente sensibile su un tema scottante come la vicenda, ancora misteriosamente aperta, di Emanuela Orlandi – il Nastro alla carriera 2017.

La serata andrà in onda su Rai1 il 14 luglio (ore 23,20) e nel mondo il 15. Domenica 9 andrà in onda uno speciale su Rtp (ora 13,50; 19,30 e 22,30).

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