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Messinambiente, cambio a sorpresa

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Un colpo di scena al giorno a MessinAmbiente. Al culmine della crisi dei rifiuti che prosegue da due mesi arriva il clamoroso cambio della guida del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Arriva, si fa per dire, Natale Cucè, dirigente che, dopo il reintegro in azienda, si era occupato del cantiere di Taormina e di altri compiti legati alla sicurezza, ed ora invece avrà la peggiore delle gatte da pelare.

Roberto Lisi resta il direttore tecnico della Partecipata ma nella sua funzione ad interim, quella della gestione dei servizi, si vede strappar via la più delicata e discussa delle mansioni, quella della indifferenziata. Quella a cui si devono le montagne di rifiuti sparse per la città e che evidentemente e’ quella più in crisi.

«Avevamo bisogno di un cambio di passo in questo settore – dice il commissario liquidatore Giovanni Calabrò che ha firmato il provvedimento ed al quale risponderà direttamente ed esclusivamente Natale Cucè, bypassando Lisi – perché ci eravamo dati degli obiettivi nell’ultimo mese e non li abbiamo raggiunti. Ecco perché abbiamo deciso di dare questo compito a Cucè che ha già fatto specificatamente questo ruolo. Lisi ha la mia stima ed avrà compiti delicati come l’impiantistica, i servizi di spazzamento e a differenziata. Non è stata una punizione». Il dirigente era stato infatti responsabile del servizio raccolta dal 2007 al 2011. Successivamente, nel 2015 ci fu il clamoroso licenziamento, voluto dall’allora liquidatore Alessio Ciacci, e l’altrettanto significativo reintegro cinque mesi dopo, con il successore Giovanni Calabrò, con chiusura di ogni strascico giudiziario.

Ora questa nuovo incarico che nasce da una disposizione circostanziata del liquidatore che parla di “ordinario assetto organizzativo che non riesce a garantire le dovute condizioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. Per questo da domani Cucè è stato designato nuovo responsabile unico del servizio raccolta indifferenziata e trasporto in discarica. Calabrò gli da il compito di formare quella che viene definita una task force (un’altra dopo quella voluta dall’assessore Ialacqua sempre sui rifiuti ma interdipartimentale) che abbia come obiettivo il superamento dell’attuale crisi. Gli dà carta bianca per la composizione di questo gruppo di lavoro straordinario e, per l’ottimizzazione del servizio, anche i turni ed i mezzi potrebbero essere usati in orari e turni diversi da quelli attuali. «Dalla mia analisi per troppe volte i camion che vanno in discarica, non partivano a pieno carico – analizza Calabrò – e questo ha determinato che restassero rifiuti per strada perché alla fine dei turni non avevamo mezzi da far partire. Avevo bisogno di un uomo in più sul campo, un altro operativo».

Insomma un uomo in missione. Un cambio di passo, come dice Calabrò, o il gesto della disperazione come quando una squadra prossima alla retrocessione cambia allenatore? L’estate ce lo dirà. E Roberto Lisi? Non entra nel merito della vicenda ma ricorda solo che «I mezzi e gli uomini alla fine sono quelli. Non credo che ci siano soluzioni da bacchetta magica».

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