E' un doppio fronte quello su cui si dipana l'eterno problema dei rifiuti. Da un lato c'è l'aspetto strettamente lavorativo legato al passaggio delle maestranze a messinaservizi, dall'altro quello di una città sempre più sporca e al limite di una emergenza igienico-sanitaria. Per quanto riguarda il primo aspetto ieri c'è stato un incontro fra l'amministratore unico di Messina Servizi, Beniamino Ginatempo ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Alla fine è stato trovato l'accordo per il passaggio dei lavoratori da Messinambiente alla nuova società chiudendo definitivamente un capitolo che ha fatto a lungo tribolare le maestranze ma anche la città.
Più problematico appare al momento l'obiettivo di restituire decoro ad un città che non riesce più ad uscire dall'emergenza. Ad ogni angolo, tanto in centro che in periferia, si ammassano cumuli di rifiuti. Non c'è quartiere che possa essere definito pulito. E il paradosso è che proprio oggi scade la prima rata della Tari, una delle più alte d'Italia. Mai tributo fu più detestato dai cittadini costretti a pagare bollette salatissime a fronte di un servizio pessimo. Pur concedendo tutte le attenuanti a Messinambiente nasce spontanea la riflessione che non è possibile pagare cifre così alte e poi trovare la spazzatura per strada, la puzza insopportabile che si espande dai cassonetti o dai rifiuti lasciati per giorni a marcire sotto il sole.
A tutto ciò aggiungiamo un altro fatto inconfutabile. Mai si erano visti a Messina e perfino in pieno centro tante blatte e tanti topi. Presenze che la dicono lunga sulle condizioni igieniche in cui si trova oggi la città. E con l'avanzare dell'estate la situazione rischia di degenerare. Comunque la si pensi è uno dei peggiori momenti che la città abbia vissuto da molti anni a questa parte. Spazzatura ovunque, proliferazione di topi e blatte, da lunedì erogazione idrica ridotta, alberi o comunque grossi rami che si schiantano al suolo, semafori spesso in tilt ed un senso di frustrazione che ha ormai catturato gran parte dei messinesi. Senza una svolta immediata si rischia di andare tragicamente alla deriva. Una città che non più fiducia nei suoi amministratori è una città che non ha più fiducia in se stessa.