È stata “salutata” con un’inaugurazione in pompa magna l’apertura del MuMe, il Museo regionale di viale della Libertà, lo scorso 16 giugno, ma ora bisogna renderlo “appetibile” e fruibile anche per i turisti che visitano la città.
Proprio ieri, infatti, è approdata al molo Marconi del porto peloritano la nave Msc Meraviglia. E, ancora una volta, croceristi dirottati verso Taormina, l’Etna ed altri luoghi della provincia messinese. Uno schiaffo, quindi, alla città dello Stretto, alle sue bellezze e ai suoi beni architettonici. Molti di questi sono ospitati proprio al “MuMe”, struttura però non ancora ben pubblicizzata e con un percorso in itinere: è stata solo stampata una cartina illustrativa multilingue ma al di là di questo niente più. Non è ancora stata stipulata alcuna convenzione che materialmente possa aiutare al museo interregionale e non solo: «Probabilmente ci orienteremo per un accordo con il tram. Al momento indichiamo solo le fermate in cui scendere, che sarebbero il capolinea e quella di villa Dante per chi vuole visitare il Cimitero monumentale, anch’esso molto richiesto e apprezzato», ha spiegato Marco Bellantone, consulente per la Gestione dell’accoglienza e flussi dei crocieristi per l’assessorato al Turismo del Comune di Messina. «L’Autorità portuale e l’assessorato al Turismo del Comune di Messina hanno istituito l’ufficio di coordinamento, un’entità che raccoglie le istanze degli operatori turistici e degli armatori delle navi e cerca di creare una sinergia d’intenti. Si cerca, quindi, di rispondere alle esigenze diverse di chi approda a Messina – ha aggiunto Bellantone –. Se gli armatori ci chiedono una determinata e specifica escursione, ad esempio, noi li mettiamo in contatto con il territorio di riferimento. Poi quello che accade tra di loro non è una questione che ci compete. Msc Meraviglia rappresenta una nostra conquista che ci inorgoglisce perché da sola riesce a portare in città 170.000 persone l’anno e i numeri cresceranno nel 2019».
Soddisfatta anche una Tour Services dell’Msc, Claudia Fragapane, secondo cui «la Sicilia è tutta bella e noi cerchiamo di dare l’input per tornare così per meglio apprezzare questi splendidi luoghi. Abbiamo saputo dell’apertura del Mume e sicuramente lo consiglieremo a bordo. Un’altra cosa che viene pienamente apprezzata è la sicurezza della città di Messina, qui i crocieristi scendono sereni e senza preoccupazioni, cosa spesso che non è garantita in altre città europee».
Certo, è necessario, aggiungiamo noi, accelerare i tempi per garantire i servizi mancanti, soprattutto in un momento in cui bisogna rilanciare non soltanto il buon nome della città dello Stretto ma anche il settore turistico, che potrebbe determinare importanti ricadute anche e soprattutto i termini economici.