Ha ripreso a funzionare regolarmente l’impianto che raccoglie imballa e spedisce ai consorzi il materiale differenziato dei rifiuti. All’ex inceneritore una notte tranquilla di lavoro, dopo quella concitata di lunedì quando è andato a fuoco un grosso cumulo di cartone sistemato nella camera della pressa pronto per essere schiacciato l’indomani mattina.
Un caso, quello dell’incendio bis a Pace che ha fatto drizzare le antenne a molti, visto che in 17 anni di attività lì e a Larderia mai si erano verificati roghi di questa portata.A desso due nel breve volgere di 9 settimane.
Ieri la Polizia ha sentito il commissario Giovanni Calabrò ed il direttore tecnico di MessinAmbiente Roberto Lisi. Al di là della dinamica gli inquirenti vogliono capire chi e perché avrebbe potuto avere interesse a sabotare l’attività dell’impianto.
I vertici della Partecipata hanno ricostruito un quadro di ritrovata serenità dopo le tensioni e le paure legate al possibile doppio fallimento, di MessinAmbiente e, in aula consiliare di MessinaServizi. Resta tuttavia aperta la delicata partita per la redazione del piano concordatario di MessinAmbiente che dovrà essere domani presentato al Tribunale.
Resta sul tavolo dell’ipotesi, accanto a quella della fatalità a cui credono sia Calabrò che Lisi, quella del dolo, un po’ perché è lo stesso assessore Daniele Ialacqua a riproporre il tema dei mal di pancia ricorrenti durante i periodi di cambi di gestione; ma anche perché il caso deve essersi messo d’impegno a far scoppiare un incendio, giusto nelle due ore in cui quell’area non è controllata da operatori e dopo che quei cartoni sono stati raccolti nella mattinata nel consueto giro dei supermercati.
Tornando in città, scopriamo che siamo alle solite. Intere vie non vedono il camion dell’immondizia da giorni. Viale Giostra, viale Principe Umberto, viale Aranci, san Michele sono solo alcuni esempi.
MessinAmbiente dice di non riuscire a far tutto, ma conta di recuperare giorno dopo giorno per riportare alla normalità una il livello non solo di decoro ma anche di igiene in città.
Anche sul lungomare nord, dove è stato avviato il porta a porta la situazione è idilliaca. La transizione fra i cassonetti e la raccolta differenziata non è affatto terminata e a macchia di leopardo se ne vedono gli effetti sullla statale e vicino la spiaggia.