È stata ancora una volta straordinaria la partecipazione alla sesta edizione della notte bianca per S. Antonio anche se il piano di sicurezza necessariamente allestito per l’occasione, e coordinato dalla Polizia municipale con la collaborazione del nucleo diocesano di Protezione civile e di circa 150 volontari, potrebbe aver limitato il numero delle presenze rispetto alle previsioni.
Circa trentamila visitatori, fra devoti, turisti e cittadini d’ogni età, hanno comunque affollato ieri, dal pomeriggio fino a notte fonda le vie e le piazze attorno al santuario, travolti da luci, colori, suoni e sapori che 250 artisti hanno offerto. Più di venti manifestazioni, per una delle “feste popolari” più importanti della città, che nel corso degli anni ha registrato un successo crescente. Se negli spazi aperti sono stati gruppi folkloristici, bande musicali di Camaro, Larderia, Faro Superiore e artisti di strada (giocolieri, sbandieratori, hobbisti, pittori e i mosaicisti di Camaro) - ad animare la serata, negli spazi interni della Basilica antoniana, della chiesa del Carmine e dello Spirito Santo con annesso il suggestivo chiostro benedettino del X secolo, è stata la musica classica, strumentale e corale, a fare da cornice, insieme alle visite culturali al Museo del quartiere Avignone e alla tomba a camera risalente al IV secolo del Largo antistante. Evento principale della serata in Basilica, in collaborazione con l’operatrice culturale Daniela Ursino, è stato il concerto del soprano internazionale Chiara Taigi, accompagnata al piano dal maestro don Giovanni Lombardo.
La performance è stata un estratto dell’evento che rientra nel progetto dei concerti mariani, voluto dal cardinal Martini, cui l’artista, nota per la profonda spiritualità, aderisce da anni. Diversi anche gli strumentisti che si sono alternati prima e dopo il concerto: dall’orchestra dell’Ars Nova, ai chitarristi Emanuele Barillaro, Rosario De Gaetano e Fabrizio Oteri e al pianista Edo Graziani che ha accompagnato la cantante Paola Miraglia. Musica raffinata e variegata anche nella chiesa del Carmine, con la performance del coro Luca Marenzio, mentre nella chiesa dello Spirito Santo si sono esibiti gli artisti dell’associazione Noi Spirito Santo onlus, coordinata dal maestro Antero Arena, che ne è anche il vice presidente, in collaborazione con le Figlie del divino Zelo. Unico nel suo genere, poi, il coro di voci bianche e giovanile Note colorate, diretto e accompagnato dai maestri Giovanni Mundo e Piero Blanca, che ha regalato un suggestivo medley di brani classici, colonne sonore e trascrizioni della tradizione siciliana.
Volti soddisfatti e incuriositi tra la gente comune. C’è chi ha percorso chilometri dalla vicina Calabria e dalla Puglia – per condividere con Messina la festa di ieri come la devozione di quest’oggi – e chi ha deciso di regalarsi un week end di cultura, tradizione e spiritualità. In tal senso, diversi i gruppi giunti in pullman dalle province siciliane per assistere allo spettacolo folkloristico di piazza Del Popolo organizzato da Lillo Alessandro.
Anche quest’anno, in via Cesare Battisti è stato allestito l’angolo solidale “Un panino per la mensa”, curato dall’associazione di volontariato S. Antonio in sinergia con l’Ammi e la Banca solidale della parrucca. Soddisfatti, naturalmente, il rettore del Santuario, padre Mario Magro e la coordinatrice della Mensa dei poveri, Elena Donato, per il successo confermato di un evento che sostiene la raccolta di fondi per il mantenimento delle opere di carità, vocazione primaria della famiglia rogazionista.
Intorno alle 22.15 si è registrata purtroppo l’aggressione del coordinatore dei volontari Damiano Catania da parte di un giovane con uno scooter non identificato dalla polizia municipale.
Sarà monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione, a presiedere oggi il solenne pontificale delle ore 11 e, alle 19.30, la processione del Santo con il Carro Trionfale e il reliquiario dorato alla presenza delle massime autorità cittadine. Il percorso del corteo sarà il seguente: vie Ghibellina, Santa Cecilia, Cesare Battisti, Tommaso Cannizzaro, piazza Cairoli, viale San Martino e infine di nuovo via Santa Cecilia. Al termine della processione, la benedizione del vescovo e un concerto di bande musicali al termine del quale impartirà la benedizione alla cittadinanza.
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