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Gdf confisca beni per 170 milioni di euro a Pietro Tindaro Mollica

Gdf confisca beni per 170 milioni di euro a Pietro Tindaro Mollica

Beni mobili ed immobili, partecipazioni e numerose società, per un valore complessivo di circa 170 milioni di euro, sono stati confiscati dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma a un imprenditore siciliano - Pietro Tindaro Mollica, 56 anni - attivo nel settore degli appalti di opere pubbliche su scala nazionale, accusato di reati fallimentari e di trasferimento fraudolento di valori. In particolare, sono stati confiscati il patrimonio aziendale e i beni di 10 società con sede a Roma; le quote societarie di 4 società, con sede a Roma (due), Venezia e in provincia di Messina; 40 unità immobiliari (11 fabbricati e 29 terreni) a Roma, Varese e in provincia di Messina; 11 tra auto e moto; rapporti bancari, postali, assicurativi e azioni. Il provvedimento, eseguito dagli specialisti del Gico del nucleo di polizia tributaria di Roma, è stato disposto dal Giudice della prevenzione che ha anche applicato a Mollica la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni. La confisca giunge al termine di indagini economico-finanziarie avviate nel 2015, ma che prendono le mosse da accertamenti precedenti che hanno evidenziato - secondo gli investigatori - l'esistenza di una "struttura delinquenziale, gerarchicamente organizzata e capeggiata da Mollica, il quale dietro lo schermo di numerose società formalmente amministrate da una vasta platea di prestanome, è riuscito, nell'ultimo ventennio, ad assicurarsi un elevato numero di commesse pubbliche in tutta Italia".

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