C’è ancora il “motorino” come immagine del profilo di Facebook di Salvatore Grosso, 17 anni, deceduto ieri al reparto di Rianimazione dell’ospedale Piemonte di Messina. Quel “cinquantino”, compagno” di libertà, tanto desiderato dagli adolescenti, con cui ha percorso stavolta, però, il suo ultimo viaggio. Sono passati più di due mesi da quando Salvatore, in sella al suo scooter, con a bordo un coetaneo, stava rientrando da scuola (frequentava il terzo anno dell’Istituto professionale “Ferraris” di Pace del Mela). All’altezza di Monforte Marina, nei pressi di un noto locale, ha perso il controllo del mezzo andando ad impattare sull’asfalto. Le indagini dei carabinieri di San Pier Niceto hanno chiarito che si è trattato di un incidente autonomo. Le condizioni del giovane erano apparse subito molto gravi ed era stato trasportato d’urgenza al Policlinico universitario di Messina. Piccoli segnali avevano mantenuta comunque viva, nella famiglia e negli amici, una sottile speranza che purtroppo ieri si è spezzata trasformandosi nel dolore più grande.
Una lotta silenziosa e un’agonia risultate vane, infatti, il cuore del diciassettenne ha smesso di battere. Un destino maledetto. Un destino che lo accomuna a troppi ragazzi che hanno perso la loro vita sulle strade della provincia, e quella che stava percorrendo Salvatore è tra le più fatali.
La notizia ha creato shock e sgomento nella comunità di Venetico dove viveva con i genitori ed il fratello. Una famiglia di onesti lavoratori, persone semplici e perbene. Numerosi i messaggi di vicinanza da parte di amici e conoscenti. I funerali saranno celebrati oggi pomeriggio alle 17 nella chiesa Madonna delle Grazie del centro tirrenico.