Sei mesi fa era stato promosso funzionario alla Raffineria di Milazzo. Un riconoscimento alla sua professionalità e alla grande dedizione al lavoro. Un motivo di enorme soddisfazione per Giuliano Famà, messinese di 48 anni, a cui il destino cinico e baro ha voltato le spalle nel peggiore dei modi. Un altro motivo di gioia era quel figlioletto di appena cinque anni, che con orgoglio vedeva crescere di giorno in giorno e voleva abbracciare e riempire di coccole al rientro a casa dal centro mamertino.
Il tragitto dalla città dello Stretto allo stabilimento sul versante tirrenico Giuliano lo effettuava quotidianamente. Da anni. Ma ieri si è interrotto a pochissima distanza dalla barriera autostradale di Villafranca.
La cronaca di quei drammatici momenti fa accapponare la pelle. Non sono nemmeno le otto. Il quarantottenne è alla guida della sua Opel Zafira e percorre l’autostrada A20 in direzione di marcia Messina-Palermo. Supera la stazione di servizio Eni, in località Divieto. Dopo una manciata di metri, perde il controllo del veicolo, che urta violentemente prima contro un camioncino del Consorzio autostrade siciliane, lungo la corsia di marcia, poi contro il guardrail. Un incidente autonomo che gli costerà la vita.
Vedendo le condizioni in cui è ridotto il veicolo, un ammasso di lamiere soprattutto nella parte anteriore, chi transita da quelle parti pensa sin da subito al peggio. Le speranze, ben presto, s’infrangono con la dura e cruda realtà dei fatti. I soccorsi arrivano velocemente. E, con grande sorpresa, chi per primo si avvicina allo sfortunato conducente dell’Opel Zafira si rende conto che non presenta ferite legate all’impatto. A causare il decesso di Giuliano Famà sarebbe stato quindi qualcos’altro: un malore.
Sul posto intervengono anche gli agenti della polizia stradale, che avviano le indagini ed effettuano i rilievi sul luogo dell’incidente. Eppure, nella dinamica di siffatta immane tragedia le certezze appaiono superiori ai dubbi: una fatalità si sarebbe pertanto materializzata sul percorso quotidiano del quarantottenne messinese diretto a Milazzo. Per questo, la salma è stata già consegnata ai familiari e i funerali si terranno oggi pomeriggio, a partire dalle 16, a Messina, nella chiesa di Sant’Elena, tra la Circonvallazione e il viale Annunziata.
La moglie, i parenti, gli amici e i colleghi di Giuliano Famà hanno appreso la notizia dopo qualche ora. Sono distrutti dal dolore e non si danno pace. Così come sarà straziante dire al figlioletto che l’adorato papà, benvoluto e apprezzato da tutti, è volato in cielo, mentre si apprestava a prendere servizio.
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